Piuttosto che tacere o prendersi ciascuno una fetta di sana responsabilità, i politici algheresi preferiscono lo scaricabarile sulla raccolta differenziata e sulla gestione dei rifiuti in città. Botta e risposta tra l´ex sindaco di Forza Italia e l´assessore all´Ambiente
ALGHERO - La gestione della raccolta rifiuti ad Alghero è un fallimento da anni per sindaci e commissari che si sono succeduti a Sant'Anna. Ora l'auspicio è ripartire con il nuovo appalto da fine aprile [
LEGGI], fermato da contenziosi legali tra le aziende che hanno partecipato all'oneroso bando (circa 60 milioni per sette anni). Piuttosto che tacere o prendersi ciascuno una fetta di sana responsabilità, i politici algheresi preferiscono lo scaricabarile. Così, l'ex sindaco Marco Tedde (per quasi due consiliature) attacca l'attuale amministrazione comunale perchè la città «passa dal 42,5% del 2011 all’imbarazzante 36% circa attuale che contribuisce ad affossare i già scarsi dati provinciali» [
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Non ci sta, invece, l'assessore all'Ambiente Raniero Selva alle dichiarazioni del consigliere regionale di Forza Italia che definisce «smemorato»: «Sono sotto gli occhi di tutti i grandi sforzi che questa Amministrazione sta compiendo per migliorare i servizi di un brutto capitolato e perdipiù ereditato: attraverso controlli più accurati, un rinnovato rapporto con i cittadini e i commercianti, l'istituzione dei nuovi educatori ambientali, la realizzazione di specifici progetti di Cittadinanza attiva nella cura della città e le campagne di comunicazione mirate al rispetto del servizio».
E ancora: «tra poco più di un mese prenderà avvio il nuovo servizio che, una volta a regime, finalmente libererà tutti dall'orribile gestione della nettezza urbana del Centrodestra. A questo punto saranno i cittadini a giudicare, mentre il Consigliere smemorato può tranquillamente continuare a dare i numeri, sbagliati». «Senza dimenticare l'inutile e costoso regalo gentilmente donato alla città - conclude Selva - un depuratore sottodimensionato che ha contribuito a sporcare e ingiallire l'ambiente, mettendo a repentaglio perfino il bene più grande che la città possiede, il mare».
Nella foto: Raniero Selva