Bogamarí protagonista dal 4 marzo al 2 aprile. Ritorna la sagra al porto. Menù in venti ristoranti che hanno aderito all´edizione di quest´anno. Attesa per il premio Riccio D´Oro. Le parole dell´assessore al Turismo Gabriella Esposito
ALGHERO - Il ritorno della sagra del bogamarì al porto, la rassegna gastronomica, le premiazioni al miglior piatto: è il "menù" dei Rosso di Mare, le iniziative dedicate al riccio di mare promosse dall’Amministrazione comunale, con la Fondazione Meta, Coldiretti e associazione pescatori subacquei professionisti. La
sagra del bogamarí si svolgerà ogni fine settimana, dal 4 marzo al 2 aprile, si terrà nel mercato ittico del primo pescato situato nella Banchina Millelire
La
rassegna gastronomica ogni sabato e domenica, dal 4 marzo fino al 2 aprile, mette a tavola i menu con protagonista il riccio di mare e conta sull’adesione di venti ristoranti cittadini, nei quali sarà possibile gustare tantissime proposte degli chef locali con prezzi compresi tra 20 e 55 euro. Gran finale con il premio
Il Riccio d’oro, per il miglior piatto a base di ricci. La gara gastronomica a carattere regionale prevede la duplice assegnazione del premio: al miglior piatto e ad un personaggio che ha contribuito alla promozione del territorio.
«Inclusività e lavoro di squadra sono i presupposti che ci guidano per il rilancio di una tradizione che fa di Alghero la meta preferita per tanti visitatori – ha spiegato oggi Gabriella Esposito, assessora al Turismo del Comune di Alghero – lavoriamo insieme, ciascuno con le proprie competenze, all’interno di una strategia che prevede un ruolo importante per Coldiretti, per ristoratori, per i pescatori». «Un ritorno alle usanze che abbiamo voluto mantenere – aggiunge l’Assessora alle attività produttive Ornella Piras - e che tra l’altro, grazie ai pescatori e a Coldiretti può offrire l’opportunità di vendere il prodotto a Km zero, senza intermediazioni». «La gastronomia legata al turismo – ha aggiunto il direttore Paolo Sirena - è un settore fondamentale che stiamo sostenendo con decisione per unire in un grande filo conduttore tutte le specificità che ben individuano il territorio, da Mondorurale a Girolio, al Grenache al bogamarí e poi l’aragosta, la regina della tavola».
Nella foto: un momento della conferenza stampa
Commenti