Un istituto che potrebbe dare ai sardi le risorse necessarie per il rilancio delle campagne, ma con un annuncio che si è palesato un boomerang: La denuncia è del capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu
CAGLIARI - Un’agenzia fantasma. Un pacchetto che si rivela una scatola vuota con conseguenze paradossali. E’ la storia dell’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura. Un istituto che potrebbe dare ai sardi le risorse necessarie per il rilancio delle campagne, ma con un annuncio che si è palesato un boomerang. La denuncia è del capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu. «Nei proclami del presidente Pigliaru dichiara come un fatto certo l’istituzione dell’organismo pagatore – spiega il rappresentante dei centristi - In realtà la delibera della giunta non stabilisce la costituzione dell’ente, ma approva la bozza del nuovo statuto che deve passare in commissione e consiglio per poi essere riadattato».
Un percorso ad ostacoli, dunque. «Una bufala politica – sentenzia Rubiu – che appare come un’illusione per gli agricoltori, ancora una volta traditi dall’esecutivo. Sono davvero preoccupanti la superficialità e il pressapochismo della Regione, visto che non si fa riferimento a nessun passaggio in merito alla riorganizzazione della pianta organica. Non si comprende con quale personale, le risorse e gli strumenti informatici da utilizzare per l’organizzazione dell’Argea». La gran parte degli undici organismi pagatori regionali in Italia autorizzati vanno avanti con l’utilizzo di un proprio software, ma alcuni utilizzano lo stesso di Agea con tutti i problemi del caso.
«Dunque – aggiunge Rubiu – si ipotizza che in due/tre anni si possa concludere l’iter per l’istituzione dell’agenzia, senza considerare il complesso meccanismo organizzativo». Una Regione ancora una volta matrigna, che non aiuta gli operatori nell’elaborazione dei progetti e nell’erogazione dei contributi. Il sogno di un’agenzia regionale rimane “al palo” perché la giunta non garantisce i passaggi necessari alla costituzione dell’ente. «Si vuole dare l’illusione al mondo agro-pastorale della Sardegna, che si possano risolvere tutti i problemi con l’organismo pagatore regionale – conclude Rubiu – senza contare che la procedura autorizzativa è molto complessa. Un flop che ripercorre le stesse tappe del 2007 e del 2010, con un identico copione per l’istituzione di un ente ancora fantasma».
Nella foto: il presidente Francesco Pigliaru
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