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Red 23 febbraio 2017
Cooperazione mediterranea: Report Pigliaru a Malta
Il documento, che mette al centro l’esperienza della Sardegna, sarà adottato nella sua stesura definitiva oggi, a Malta, dall’assemblea Arlem, l’organo del Comitato europeo delle Regioni che si occupa di politiche euro-mediterranee


CAGLIARI - “Terrorismi, flussi migratori, coesione e sicurezza, insieme alle conseguenze dei cambiamenti climatici, sono problemi che pesano su tutta l'area mediterranea. Per affrontarli e vincerli servono più integrazione e cooperazione: la politica euro-mediterranea deve andare verso un maggior pragmatismo, che insieme ai principi e i valori condivisi tenga conto degli interessi comuni”. Con queste parole, a novembre, a Marrakech, il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru ha aperto il suo intervento per presentare alla Conferenza mondiale sul clima Cop22 il report sulla cooperazione transfrontaliera nel Mediterraneo.

Il documento, che mette al centro l’esperienza della Sardegna, sarà adottato nella sua stesura definitiva oggi (giovedì), a Malta, dall’assemblea Arlem, l’organo del Comitato europeo delle Regioni che si occupa di politiche euro-mediterranee. A portare in aula il lavoro di Pigliaru, componente di Arlem e presidente della Commissione Enve del CdR, sarà il sindaco di Catania Enzo Bianco, capo della Delegazione italiana del Comitato. Alla luce delle trasformazioni che stanno ridefinendo il quadro geopolitico complessivo del Mediterraneo e le cui conseguenze sono ancora incerte, Francesco Pigliaru sottolinea nel report come sia essenziale intensificare il sostegno e la cooperazione con i paesi impegnati nel processo di stabilizzazione, di democrazia e di prosperità.

In particolare, analizza come il protagonismo delle autorità locali e regionali possa fare la differenza soprattutto attraverso la cooperazione transfrontaliera, che ha un forte potenziale di mobilitazione dei territori e ripristina la centralità delle periferie. All’interno del lavoro, viene illustrata l’esperienza della Sardegna come Autorità di gestione del Programma Eni Cbc Med, che coinvolge tredici Paesi ed oltre centotrenta Regioni che si affacciano sul Mediterraneo. Per quanto riguarda la questione specifica dell’insularità, poi, la richiesta alle istituzioni europee è quella di riconoscere il carattere specifico di perifericità associato alla condizione insulare.

Nella foto: il presidente regionale Francesco Pigliaru
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