Mariangela Pala
22 febbraio 2017
Asilo Borgona, 66 bambini assenti: allarme dei genitori
Sessantasei bambini su 94 assenti nella scuola d’infanzia Borgona “Antonio Castellaccio”. Un episodio che ha creato una comprensibile apprensione tra le mamme che hanno attribuito i malori dei figli ad una intossicazione alimentare dovuta ai pasti consumati nella mensa scolastica
PORTO TORRES - Sessantasei bambini su 94 assenti nella scuola d’infanzia Borgona “Antonio Castellaccio”. Un episodio che ha creato una comprensibile apprensione tra le mamme che hanno attribuito i malori dei figli ad una intossicazione alimentare dovuta ai pasti consumati nella mensa scolastica. Immediatamente i genitori hanno allertato i carabinieri dei Nas che questa mattina hanno ispezionato il centro di cottura dell'azienda “Il giardino”, situata nella zona industriale, la quale svolge il servizio di ristorazione scolastica, periodicamente sottoposta a controlli.
Dai primi dati acquisiti non sono state riscontrate anomalie anche se i militari proseguono le indagini. Gli uffici comunali per tutta la mattina si sono interfacciati con i dirigenti scolastici. «Non abbiamo avuto alcuna segnalazione su malesseri particolari di alunni dell'Istituto Comprensivo numero 2, - ha detto il sindaco Sean Wheeler - in cui vengono servite le pietanze preparate nello stesso centro di cottura del Comprensivo numero 1». La dirigente scolastica Annarita Pintadu esclude che si tratti di intossicazione alimentare e sostiene che «l'assenza di massa nella scuola dell'infanzia di Borgona potrebbe essere stata provocata da un virus gastrointestinale che si è diffuso tra gli alunni e che le assenze in questo periodo dell'anno per tali motivi sono nella norma».
Il sindaco Sean Wheeler ha anche parlato con l'Assessora regionale all'Istruzione, Claudia Firino, rassicurandola sull'esito dei controlli al momento effettuati. «Credo si sia creato un allarme eccessivo ed ingiustificato attorno a questa vicenda - conclude il sindaco - e pertanto invito tutti, in futuro, a fare attente verifiche prima di pubblicare sui social informazioni che potrebbero poi rivelarsi infondate, destabilizzando i cittadini».
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