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Mariangela Pala 17 febbraio 2017
Porto Torres: guerra fredda ai condizionatori
I condizionatori, simbolo di una città che non “suda” più a causa della mancanza di lavoro e di prospettive economiche. Oggi fanno parlare di sé per il loro impatto estetico causa di provvedimenti e multe applicate secondo quanto stabiliscono le norme di attuazione del Piano particolareggiato del Centro Storico


PORTO TORRES - I condizionatori, simbolo di una città che non “suda” più a causa della mancanza di lavoro e di prospettive economiche. Oggi fanno parlare di sé per il loro impatto estetico causa di provvedimenti e multe applicate secondo quanto stabiliscono le norme di attuazione del Piano particolareggiato del Centro Storico, applicato in una fase di forte crisi del commercio, come lamentano i tanti commercianti che ora saranno costretti ad adeguarsi.

L’argomento è oggetto di interrogazione del consigliere comunale Davide Tellini che dichiara di aver appreso della sanzione comminata ad un’attività commerciale per aver posizionato, all’esterno della facciata due macchine adibite alla climatizzazione del locale e che, «per le norme urbanistiche, non avrebbero dovuto avere altra ubicazione».L’attività sanzionata è situata proprio al centro, dove secondo la normativa sul Centro di antica e prima formazione, “Le pompe di calore, utilizzate in impianti fissi, debbono essere ubicate in posizione non visibile da spazi pubblici. Qualora ciò non fosse possibile, occorre scegliere le zone di minore interesse estetico ed architettonico dell’edificio, con esclusione delle facciate principali; in tal caso, l’intervento e assoggettato ad autorizzazione comunale rilasciata a seguito di presentazione di adeguata documentazione fotografica”.

Il consigliere Tellini «in ordine ai principi di democrazia ed imparzialità sulla condotta da parte della amministrazione pubblica», chiede alla Giunta e all'assessore competente, «quali siano le azioni svolte dalla amministrazione comunale affinché tutte le attività commerciali, uffici pubblici e privati e civili abitazioni, senza discriminazione alcuna, che rientrano nel cosiddetto "Centro Matrice" siano state oggetto delle legittime verifiche da parte degli organi preposti al controllo». Sull’ argomento era intervenuta in sede di commissione anche la consigliera Paola Conticelli che aveva chiesto all’amministrazione «di sospendere le segnalazioni e riconoscere ai commercianti un periodo di tempo utile – sei mesi o un anno - per poter procedere con gli adeguamenti dei condizionatori», visto i costi degli interventi necessari per rimuovere gli impianti dalle facciate.

Sul tema anche l'assessore al Decoro Urbano, Alessandro Derudas: «l’amministrazione comunale non ha nessuna competenza su eventuali attività di controllo nei confronti dei privati che hanno fatto installare i condizionatori sulle facciate degli edifici». Le operazioni di controllo, che attualmente sono in seno al Comando di Polizia Municipale, «sono state quasi sempre attuate dando seguito a segnalazioni esposte al medesimo Comando», aggiunge l’assessore. La Polizia municipale può, infatti, intervenire in diversi modi: a seguito di una segnalazione; in fase di perfezionamento di una pratica Duap; accertando d'ufficio un illecito, quindi con iniziativa dell'operatore stesso.

«Come è ben comprensibile - aggiunge l'assessore - si tratta quindi di un'attività gestionale. Dati i carichi di lavoro attribuiti al Comando e il limitato organico impiegato nelle suddette mansioni, si è operato prevalentemente su segnalazione. Nulla fa presupporre che il modus operandi del Comando subisca da oggi un diverso approccio». L'Assessore sottolinea che «pur non entrando in merito ai singoli casi, ricadenti o meno in centro matrice piuttosto che in via Balai o in viale delle Vigne, è bene ricordare che nel tempo si sono avuti, e si hanno tutt'oggi, svariati episodi analoghi a quello riportato, che sicuramente non hanno avuto lo stesso seguito mediatico».

L’assessore al decoro invita i cittadini «allarmati da quanto appreso in maniera virale sui social network a tenere un comportamento responsabile e caratterizzato dal buon senso. Qualora avessero dubbi sulla propria situazione, possono confrontarsi con gli uffici tecnici di riferimento - conclude l'assessore - in modo da chiedere una consulenza chiarificatrice che esponga le disposizioni contenute in normative regionali nonché Regolamenti edilizi e norme di attuazione del Piano Particolareggiato del Centro Storico».
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