Red
14 febbraio 2017
Sardegna, record di fallimenti nel 2016
«Ecco il la prova del fallimento del governo di centrosinistra. Discutono di poltrone e di resuscitare le Province, mentre l’Isola affoga. A questo punto, meglio abolire la Regione», dichiara il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa, dopo il +26percento sancito dal Cerved
CAGLIARI - In Sardegna, record di fallimenti: i dati del Cerved (gruppo leader in Italia nell'analisi del rischio di credito e nella gestione dei crediti deteriorati) parlano chiaro: mentre nel resto del Paese assistiamo ad un calo di fallimento (-8,5percento), nell'Isola le imprese che hanno portato in tribunale sono aumentato del 26percento. «Un disastro su tutta la linea – denuncia il consigliere regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa – la prova provata del fallimento della Giunta Pigliaru e della sua sgangherata maggioranza di centrosinistra».
Del resto, aggiunge Cossa, «cosa ci si poteva attendere da un Esecutivo che in due anni e mezzo non ne ha azzeccato una? La cosa drammatica è che di come sta male la Sardegna e di come stanno male i sardi, al Centrosinistra non importa assolutamente nulla».
«Loro pensano a come resuscitare le Province abolite a furor di popolo dal voto referendario del 2012. A questo punto, sarebbe meglio abolire anche la Regione, che ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza», conclude il consigliere regionale dei Riformatori sardi.
Nella foto: il consigliere regionale Michele Cossa
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