Tre anni e quattro mesi chiesti dal pm Porcheddu per Daniele Degli Esposti e Andrea Delogu. Nel processo sono imputati anche Vittorio Casale, Francesco Vizzari e il proprietario Gianni Marocchi. Nuova udienza il 23 febbraio
ALGHERO - Si è conclusa con la richiesta di condanna ai due imputati la discussione generale del pubblico ministero nel processo con rito abbreviato per il crac dell'hotel Capo Caccia di Alghero. Tre anni e quattro mesi di reclusione chiesti (sui cinque iniziali) per Daniele Degli Esposti e Andrea Delogu, entrambi accusati, a vario titolo, di bancarotta in concorso. Il 23 febbraio in Tribunale la parola passera alle parti civili, mentre l'11 aprile sarà la volta della difesa.
Il primo è il braccio destro di Gianni Marocchi, patron della prestigiosa struttura; il secondo è il commercialista delle società coinvolte. Secondo le indagini della Guardia di Finanza coordinate dal sostituto procuratore Giovanni Porcheddu, il presunto danno all'erario causato dalla metodica spoliazione alla “Mg Srl” (società di gestione della struttura alberghiera dichiarata fallita dal Tribunale di Sassari il 27 settembre 2012) sarebbe di circa 15milioni di euro.
Nel processo sono imputati anche Vittorio Casale e Francesco Vizzari che hanno scelto il rito ordinario. Oltre al proprietario Marocchi, la cui posizione ripartirà dall'udienza preliminare, dopo essere stata stata stralciata lo scorso ottobre, per un'eccezione di nullità sollevata dal suo legale Edoardo Morette. Intanto è andata deserta a novembre l'asta per l'acquisto della struttura [
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