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Mariangela Pala 16 gennaio 2017
Guerra rifiuti a Porto Torres: incontro aziende e sindacati
Domani nel primo pomeriggio è in programma l’incontro - nella sala consiliare del Palazzo comunale - tra le aziende Ambiente 2.0 (Energetica Ambiente e Pianeta Ambiente) e Asa del Raggruppamento temporaneo di imprese che gestiscono l’appalto del servizio di raccolta rifiuti, insieme alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Fiadel per tentare di trovare un accordo


PORTO TORRES - A Porto Torres è ormai battaglia sui rifiuti. Domani nel primo pomeriggio è in programma l’incontro - nella sala consiliare del Palazzo comunale - tra le aziende Ambiente 2.0 (Energetica Ambiente e Pianeta Ambiente) e Asa del Raggruppamento temporaneo di imprese che gestiscono l’appalto del servizio di raccolta rifiuti, insieme alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Fiadel per tentare di trovare un accordo circa la costituzione di una società consortile che metterebbe fine alla disorganizzazione nel cantiere dove operano le imprese e alle difficoltà di gestione del servizio.

L’incontro è previsto nell’ambito della procedura di raffreddamento aperta dai sindacati che in caso di fumata nera minacciano la proclamazione dello sciopero nei prossimi giorni. Alla riunione sarà presente anche l’amministrazione comunale, nella persona dell’assessore all’ambiente Cristina Biancu e la struttura tecnica comunale. «Dopo l’ultimo incontro finito con un nulla di fatto - afferma l’assessore Biancu - domani auspichiamo che si arrivi ad un accordo tra le aziende per addivenire finalmente alla costituzione della consortile ed evitare così lo sciopero che provocherebbe disagi ai cittadini». In quella occasione si chiederà alla società Asa - se si presenterà all’incontro - di sottoscrivere la bozza dello statuto predisposto dal notaio Gianni Maniga per la costituzione della società consortile.

Asa nella seconda giornata di confronto tra le aziende, il 12 gennaio al Palazzo del Marchese, che avrebbe dovuto portare alla costituzione della società consortile attraverso la sottoscrizione dello statuto, non si era presentata all’appuntamento davanti al notaio per la firma, chiedendo la tutela della propria quota di minoranza relativamente agli impegni economici da assumere. Nel Raggruppamento temporaneo di impresa Energetika ambiente detiene il 60 per cento delle quote, mentre Asa il 40 per cento.

Il documento, già firmato da Ambiente 2.0 in occasione dell’ultima riunione dell’11 gennaio sempre al Palazzo del Marchese, una volta sottoscritto dovrà essere poi consegnato ai sindacati. Un passaggio ritenuto necessario dalle organizzazioni sindacali per scongiurare lo sciopero, ma soprattutto per mettere fine ad una serie di criticità del servizio gestito con difficoltà dalle tre aziende, problematiche apparse evidenti fin dall’inizio dell’affidamento dell’appalto e riconosciute dalle stesse società interessate.
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