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Mariangela Pala 14 gennaio 2017
Porto Torres: ufficio turistico chiuso senza preavviso, è polemica
Interrogazione al sindaco del consigliere sardista Davide Tellini. Nessun preavviso e neppure una data di riapertura, ma solo un cartello con su scritto «L’ufficio rimarrà chiuso al pubblico fino a data da definirsi»


PORTO TORRES - Chiuso “sine die” l’ufficio turistico della stazione marittima “Nino Pala”. Nessun preavviso e neppure una data di riapertura, ma solo un cartello con su scritto «L’ufficio rimarrà chiuso al pubblico fino a data da definirsi». Una decisione improvvisa dell’amministrazione comunale che ha interrotto giovedì scorso il servizio svolto dalla cooperativa L’Ibis impegnata nell’attività di front office per garantire le visite guidate all’area archeologica e all’Antiquarium di Turris Libisonis, e svolgere le attività didattiche e di promozione di beni culturali e dell’ufficio informazioni e accoglienza turistica.

Le motivazioni sarebbero riconducibili alla mancanza di copertura finanziaria che non permetterebbe la prosecuzione del servizio. Il personale impiegato nell’ infopoint dichiara di aver ricevuto comunicazione dalla Multiservizi, la società in house incaricata a svolgere il servizio di manutenzione della stazione marittima, «che non esiste impegno di spesa inserito nella variazione del bilancio approvata, e pertanto non è possibile una proroga per la gestione del servizio».

Una dimenticanza che costa cara ai quattro operatori dello spazio informativo disoccupati loro malgrado «costretti a stare nel limbo in attesa di una soluzione - accusano - per un servizio che in 15 anni non è mai stato interrotto, ma di cui è sempre stata garantita la continuità». Sull’argomento è intervenuto per la seconda volta il consigliere comunale sardista Davide Tellini che interroga il sindaco e la giunta per conoscere le motivazioni per le quali sia stato interrotto un servizio così importante che, «oltre ad avere una funzione primaria di accoglienza in città, consente di far lavorare diversi operatori che ad oggi quindi risulterebbero disoccupati». Anche nell'aprile del 2016 il consigliere era intervenuto per denunciare l'interruzione del servizio senza preavviso.

Il progetto attivato nel 2000, con la Regione garantisce una copertura del 90 per cento dei costi relativi al personale, che persegue l’obiettivo di valorizzare e rendere fruibile il patrimonio archeologico, storico, architettonico e ambientale del territorio. Considerato che per tale progettualità la Regione Sardegna provvede a destinare specifiche risorse economiche al Comune di Porto Torres che le gestisce attraverso la società in House Multiservizi, il consigliere sardista sottolinea che «proprio lo sviluppo delle attività turistiche sono cardine del programma politico del Movimento 5 stelle depositato presso il comune».

La politica locale «si riempie la bocca della parola “turismo”. Fioccano post sui social da parte dell’ amministrazione pentastellata per sostenere una città finalmente votata al turismo, ma nei fatti, come oramai accade sempre più spesso i turisti e viaggiatori che approdano in città li lasciamo allo sbando, senza assistenza alcuna», aggiunge Tellini. Per l’esponente del Psd’Az sono «palesi le scarse iniziative messe in atto per la promozione turistica di una città che potenzialmente potrebbe accogliere ed incantare turisti per la sua costa, per la sua storia e anche per la sua gastronomia».

In questi quasi due anni «l’amministrazione comunale vigente, vivendo praticamente alla giornata, ha ampiamente dimostrato di non essere in grado di prendere decisioni ed iniziative, se non marginali e di non avere un progetto turistico solido, organico edi qualità per Porto Torres e - conclude Davide Tellini - la chiusura dell'ufficio, di cui non si conoscono ancora le cause è la prova schiacciante della totale incompetenza e superficialità con cui si affrontano i temi importanti per il nostro territorio».


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