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M.V. 14 gennaio 2017 video
Ritardo storico: l´aula sblocca il colle Calabona
Con un ritardo ventennale l´aula sblocca una delle più paradossali questioni urbanistiche legate a grossi interessi immobiliari. Riconosciuta la possibilità - fino ad oggi negata - di poter lottizzare l´area di espansione residenziale a monte e a valle della strada Alghero-Bosa, separatamente. Le immagini integrali della seduta di Alghero


ALGHERO - In meno di quaranta minuti si ripara un danno lungo circa 20 anni e che per il comune avrebbe potuto rappresentare un vero e proprio "bagno di sangue", con l'assessore all'urbanistica che parla apertamente di «certezza del diritto» e «giustizia ed equità amministrativa». Così dopo la storica votazione in sede di assemblea del Parco avvenuta negli ultimi giorni del 2016 [LEGGI], con il via libera per la prima volta alla nuova pianta organica di Casa Gioiosa (e il conseguente salvataggio di 10 posti di lavoro), anche la prima seduta del 2017 del Consiglio si ritaglia un ruolo di prim'ordine nella vita amministrativa della città. Con un ritardo ventennale, l'aula sblocca una delle più paradossali questioni urbanistiche di Alghero, già al centro di indagini della magistratura.

Riconosciuta «la possibilità che le nuove espansioni residenziali (C1) risultano separate dall’interposta viabilità» e constatato che «non emerge alcun obbligo di pianificazione congiunta delle due aree in argomento e, quindi, possono essere pianificate separatamente». Così il consiglio sblocca la lottizzazione Calabona. Peraltro senza adottare alcuna variante (come evidenziato nella delibera). Atto di per se ininfluente, ma che riapre la strada per ripresentare i piani di lottizzazione dove un tempo erano previsti circa 40 alloggi di edilizia residenziale popolare perchè contemplati dal Prg vigente e ammessi dal piano paesaggistico regionale.

Una questione aperta dal 1997, quando l'allora consiglio adotta un piano di lottizzazione presentato da Scognamillo e più, subito osteggiato da alcuni consiglieri dell'epoca - tra i quali Tedde, Caria e altri - con la formale richiesta di annullamento al comitato di controllo di Sassari e una serie di osservazioni che innescano un infinito rimbalzo di competenze. Piano successivamente congelato, con l'amministrazione pubblica esposta a pesanti richieste risarcitorie e imprenditori impossibilitati a realizzare legittimamente gli insediamenti previsti dal Prg del 1984.

Il Consiglio comunale svoltosi ieri sera (venerdì), con i soli voti della maggioranza (presente la consigliera Oggiano, assente e fuori città Curedda), approva la delibera di interpretazione autentica del Piano Regolatore Comunale vigente, secondo la quale non sussiste un obbligo di pianificazione congiunta delle zone C1 a monte della provinciale Alghero-Bosa e a valle della stessa strada, svincolando così i diversi proprietari delle due sotto-zone alla lottizzazione unitaria (tra i quali Scognamillo e Fonnesu). Nulla di nuovo rispetto alla stessa interpretazione già accolta dalla Regione Sardegna con il parere rilasciato del Direttore del Servizio Provinciale Urbanistica e Vigilanza edilizia di Sassari fin dal lontano 2001. E confermato recentemente da numerosi pareri legali di autorevoli studi.

Fuga dall'aula. Nonostante i numerosi punti all'ordine del giorno della seduta appartenenti all'opposizione, la richiesta di alcuni consiglieri nel dicembre scorso (poi accolta) di un approfondimento della questione-Calabona (M5S), e il ruolo centrale giocato dai principali gruppi consiliari all'epoca della decennale amministrazione a guida Forza Italia, assenti in blocco i consiglieri di minoranza. Tanto che il consiglio, dopo il voto unanime su Calabona, ha approvato la mozione a firma dei "Democratici" sull'individuazione delle aree sosta per camper e ha chiuso i lavori. Un segno evidente di quanto le varie interrogazioni possano tranquillamente aspettare.

CONSIGLI COMUNALI ALGHERO



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