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Olbia 24notizienuoroSportVela › Vela: per Mura, sosta forzata in Australia
Red 28 dicembre 2016
Vela: per Mura, sosta forzata in Australia
Possibile sosta forzata a Fremantle (Perth), per il velista di Cala Gonone, a causa di un guasto all’antenna del sistema di comunicazione satellitare e problemi al pilota automatico


CALA GONONE – Italia non vuole fermarsi: lo scopo è portare a termine l’impresa, il giro del mondo in Class40, da Gibilterra a Gibilterra. Tuttavia sono diversi i problemi che in questo momento mettono in difficoltà l'imbarcazione, alcuni dei quali difficilmente risolvibili da bordo. Italia avrebbe infatti bisogno dell’intervento di specialisti in grado di ripristinare la funzionalità di alcuni sistemi elettronici, primo fra tutti il sistema di comunicazione satellitare. L'avaria, riscontrata da alcuni giorni, fra l’altro, non consente a Gaetano Mura di ricevere le carte meteo: un limite grave nell'ottica del record, perché rende impossibile ottimizzare le scelte di rotta in base alle previsioni, e per ragioni di sicurezza, per posizionarsi al meglio rispetto al movimento delle forti depressioni che caratterizzano quelle latitudini.

A ciò, si è aggiunta anche un'avaria al pilota automatico, strumento semplicemente indispensabile per una navigazione in solitario. In questo genere di sfide, una delle difficoltà principali è proprio quella di riuscire a completare il percorso senza inconvenienti tecnici e fisici. Basti pensare che il Vendée Globe, leggendaria regata in solitario intorno al mondo, che si sta correndo proprio in questi giorni, con barche ben più grandi di Italia, ha fatto già registrare dieci ritiri su ventinove partenti. Per Mura, toccare terra ed avvalersi dell’intervento di tecnici esterni significherebbe implicitamente perdere l’opportunità di correre per il record del giro del mondo senza assistenza e senza scalo, così come definito in base ai regolamenti del “World Sailing Speed Record Committee”.

Ma quello di battere il record resta, anche se forse il principale, solo uno degli obiettivi di 1Off, di Gaetano e degli sponsor istituzionali. In realtà, l’impresa del velista di Cala Gonone rappresenta un vero banco di prova per navigatore e team che, con il proprio sodalizio, pianificano di affrontare nuovi impegni sportivi di questo genere. Infatti, oltre ad aver partecipato alla Minitransat nel 2009 (traversata atlantica in solitario riservata a imbarcazioni di 6,5metri di lunghezza), nel 2013, e sempre a bordo di un Class40, Gaetano Mura ed il progettista Sam Manuard, corsero la celebre “Transat Jaquest Vabre”, una delle regate oceaniche di riferimento. In quella occasione, i due furono protagonisti di un'impresa notevole: navigando in ottima posizione disalberarono nel mezzo del Golfo di Biscaglia. Gaetano e Sam non si arresero, riescirono a rimettere in piedi l’albero ed sa raggiungere il porto de La Coruña, in Spagna. In meno di otto ore, il team li mese in condizione di riprendere la regata, che chiusero con una grande rimonta al 12esimo posto. Insomma, Gaetano Mura non è certo nuovo a difficoltà anche importanti da affrontare in pieno oceano. Giocano ovviamente anche le sue condizioni generali: sessantuno giorni di navigazione in completa solitudine, con micro-sonni di non più di 20' ogni paio d’ore, in condizioni climatiche estreme e sottoposto a continue sollecitazioni psicofisiche decisamente superiori al normale.


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