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Red 22 dicembre 2016
Latte ovino: nasce organizzazione interprofessionale
«Passaggio storico», sottolinea il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, dopo la nascita dell´Oilos, certificata oggi ad Oristano


ORISTANO - «La firma di questa mattina è un passaggio storico per il settore del latte ovino sardo, al quale abbiamo lavorato con determinazione. Da oggi in poi, per la prima volta, tutti i portatori di interesse del mondo agropastorale si troveranno intorno a un tavolo per confrontarsi e condividere le migliori strategie. In tal modo abbiamo gettato le basi per ritagliare al comparto il posto che gli spetta fra i grandi competitor internazionali e per mettere il cuore del nostro agroalimentare di eccellenza finalmente al passo con il mondo».

Così, il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru commenta la nascita, oggi (giovedì) ad Oristano, dell’Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo, il cui Statuto, così come il regolamento di funzionamento, è stato sottoscritto dai rappresentanti dell’Oilos e da quelli delle associazioni di categoria, che partecipano a titolo consultivo. La firma è arrivata dopo oltre un anno e mezzo di lavori, iniziati a luglio 2015, con decine di incontri e riunioni e dopo via libera incassato a settembre, con l’approvazione dello Statuto da parte del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. L’Oilos, con sede legale ad Oristano, all’Aras di Nuraxinieddu, è composta da venticinque soggetti che hanno designato undici rappresentanti: cinque del mondo della cooperazione, tre per la parte industriale e tre per i produttori. All’organizzazione, partecipano anche il Consorzio di tutela del Pecorino romano e le associazioni di categoria: Coldiretti, Cia, Copagri, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop ed Agci.

«Uno dei più importanti asset dell’economia sarda ha ora uno strumento con cui pianificare le azioni nel medio e lungo periodo. Ci sono tutte le condizioni per lavorare sui dati di produzione del latte e quindi programmare le trasformazioni e la presenza sui mercati senza essere ostaggio delle fluttuazioni economiche dovute anche ad alcune improvvisazioni con cui è stato a volte gestito il settore», spiega Pigliaru, assessore dell’Agricoltura ad interim. «Mai più interventi tampone e ricette emergenziali per venire incontro ai crolli ciclici del prezzo del latte ovino e alla mancanza di certezze che attanaglia da sempre il comparto isolano. Chi ha scelto di far parte dell’Oilos ha fatto una scelta di campo positiva, che guarda al futuro. Di questo grande risultato va dato il giusto merito a Elisabetta Falchi – sottolinea il presidente regionale - che, con l’impegno e la dedizione di tutta la struttura tecnica dell’Assessorato dell’Agricoltura e delle Agenzie agricole, ha condotto la difficile opera di accompagnamento e mediazione che il Governo regionale le aveva affidato. Abbiamo fatto la nostra parte e continueremo a farla nei mesi a seguire, cercando di far valere i nuovi regolamenti comunitari che prevedono risorse specifiche per gli ovini da latte e non solo per i bovini. Siamo pronti, da subito, a collaborare e, se necessario, a spronare l’Oilos – conclude Pigliaru –, affinché crei le migliori condizioni per un giusto prezzo del latte dovuto alle decine di migliaia di allevatori sardi».

Nella foto: il momento della firma
27/3/2024
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