«Il piano di sostegno ai low cost sarà attivabile solo in parte se la privatizzazione andrà a buon fine, dunque nella parte che riguarda la Regione (28,75% delle quote), e il restante al privato»:
ALGHERO - «Abbiamo studiato un progetto di legge ad iniziativa del Consiglio regionale con lo strumento del Piem, il principio dell'investitore in un economia di mercato». E' Salvatore Demontis consigliere regionale del Partito Democratico, a rassicurare in merito all'attenzione rivolta dall'Aula di via Roma sulle sorti dell'Aeroporto di Alghero. E lo ha fatto in una breve visita in città per la partecipazione ad un incontro sul referendum del 4 dicembre tenutosi lo scorso sabato a Lo Quarter.
Demontis è arrivato con Renato Soru che, ancora una volta, ha criticato apertamente l'assessore Massimo Deiana per la gestione del "caso Alghero" e le politiche dei trasporti attuate dalla giunta regionale, dalla tariffa unica fino alla privatizzazione e gli incentivi al Riviera del Corallo [
ASCOLTA L'INTERVISTA]. Un regolamento dei conti all'interno del Partito Democratico che trova nello scalo algherese una miccia sempre accesa.
Ora che la ricapitalizzazione è legge come Soru e Demontis avevano auspicato, è il tempo di procedere con il piano di sostegno ai low cost. «Questo sarà attivabile solo in parte se la privatizzazione andrà a buon fine, dunque nella parte che riguarda la Regione (28,75% delle quote) e il restante al privato». Oppure si farà tutto se si dovesse ricapitalizzare e la Regione conservasse interamente la proprietà» ha chiarito Demontis che non ha, tuttavia, anticipato dei tempi. Quel che è certo è la
deadline del 28 novembre, data come ultima proroga della procedura di privatizzazione. Oltre quella non ci saranno più alibi per nessuno.