PORTO TORRES - Una carta ricaricabile che permetterà agli utenti assistiti dai servizi sociali di ricevere aiuti senza denaro contante. E’ uno dei primi atti di indirizzo politico promossi dall’amministrazione comunale, nella persona dell’ex assessore Sebastiano Sassu che ha proposto agli uffici un progetto per l’avvio della sperimentazione del voucher elettronico. Un’iniziativa che consentirà di ottimizzare la distribuzione delle risorse dei cittadini. Non più tabacchi e lotterie, ricariche telefoniche, alcolici o giochi alle slot machine, ma solo beni di prima necessità come alimentari, gastronomia, libri scolastici e cancelleria e presto saranno attivate convenzioni per l’acquisto di bombole.

Una carta elettronica riservata alle famiglie in difficoltà che potranno utilizzare i contributi erogati acquistando beni essenziali nelle attività convenzionate, ma senza ricevere contanti e presentando la tessera magnetica alla cassa. L’amministrazione comunale ha dato il via alla sperimentazione del voucher elettronico, strumento voluto dall’amministrazione comunale per razionalizzare le risorse, rendere le spese tracciabili e ridurre i tempi di risposta ai bisogni socioassistenziali. In questa fase di avvio saranno nove le famiglie coinvolte. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella sala conferenze del Palazzo del Marchese dall’Assessore alle Politiche Sociali, Rosella Nuvoli, e dal funzionario dei Servizi sociali, Marcello Tellini. Presente anche l’ex vicesindaco Sebastiano Sassu.

Sono per ora solo 9 le famiglie coinvolte in questa prima fase della sperimentazione che si estenderà a tutti i mille utenti assistiti dai servizi sociali. «L’erogazione di denaro contante non consente finora di comprendere se effettivamente i danari erogati vadano realmente a destinazione per il soddisfacimento dei beni socio-assistenziali concreti», ha sottolineato il funzionario dei servizi sociali, Marcello Tellini. Nell’attuale situazione economica di Porto Torres, «è impensabile e iniquo fare in modo che risorse pubbliche possano essere mal utilizzate e disperse con acquisti che ben poco hanno a che fare con l’aiuto reale alle famiglie bisognose», ha aggiunto.

«In questa prima fase - afferma Rosella Nuvoli - abbiamo stanziato 15mila euro dai fondi del bilancio comunale. Si tratta di una sperimentazione che ci dovrà fornire dei dati utili per portare a regime l’iniziativa dal prossimo anno. La nostra volontà è quella di far confluire in questo modo i sussidi di sostegno stanziati dalla Regione Sardegna e stiamo interloquendo con l’ente, proprio per valutare questa possibilità.» Il voucher elettronico «garantirà risparmi e sarà una garanzia di corretto utilizzo delle risorse, evitando che le stesse siano utilizzate, come accaduto spesso in passato, per attività di gioco d’azzardo, alcol e altri beni non essenziali», ha aggiunto Sassu. L’obiettivo è quello di favorire la dematerializzazione per rendere più trasparente la spesa delle risorse pubbliche e portare a buon fine gli interventi socio-assistenziali».

Sempre sul fronte del contrasto alle povertà, i servizi sociali andranno a completare il progetto di servizio civico, cioè sussidi in cambio di lavori di pubblica utilità, con 190 inserimenti entro la fine dell’anno. Un altro provvedimento che va in questo senso è il recente sostegno di esonero dal pagamento della Tari per le famiglie in difficoltà, recentemente approvato dalla Giunta comunale.