A.B.
28 ottobre 2016
«Sovrapproduzione di latte: un bluff clamoroso»
E’ quanto emerso ieri pomeriggio a Cagliari, durante la tavola rotonda promossa da Coldiretti Sardegna, nell’auditorium della Banca Intesa San Paolo, a cui hanno partecipato oltre duecento pastori provenienti da tutta la Sardegna
CAGLIARI - La sovrapproduzione di latte annunciata urbe et orbi dai trasformatori per l’annata scorsa si è rivelata un bluff clamoroso, che è costato circa 100milioni di euro al comparto agropastorale. E’ quanto emerso ieri pomeriggio (giovedì), a Cagliari, durante la tavola rotonda promossa da Coldiretti Sardegna, nell’auditorium della Banca Intesa San Paolo, a cui hanno partecipato oltre duecento pastori provenienti da tutta la Sardegna.
All’incontro, ha preso parte l’ex magistrato ed ora presidente dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare Gian Carlo Caselli, oltre al professore Giuseppe Pulina ed al presidente ed al direttore di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e Luca Saba. L’ex magistrato ha ascoltato con attenzione gli interventi del direttore e del presidente di Coldiretti Sardegna che hanno evidenziato e smascherato, il bluff delle sovrapproduzioni di latte costruito da circa un anno dai trasformatori, per poi dire: «i dati sono fondamentali anche nello sforzo di difendere la legalità sull’agroalimentare. Devono essere precisi e corretti. Dai dati dipende una corretta informazione. Infatti informazione e trasparenza sono un binomio inscindibile».
«Sul caso concreto - ha poi aggiunto Caselli - premesso che per me è impossibile prendere una posizione con cognizione di causa, posso dire che la cautela e il realismo sono profili che non stonano con l’informazione corretta. Non altrettanto il catastrofismo, in quanto si corre il rischio di evocare e favorire la catastrofe». Ad aprire la tavola rotonda, è stato Saba: «i litri di latte prodotti l’annata appena conclusa sono stati 286.611.739 (fonte dell'Organismo di Controllo Ineq) e non 440milioni, come annunciato dai trasformatori». Posizione che si basa sulla scheda del Consorzio del Pecorino romano, che riporta i dati ufficiali sulle produzioni di latte.
Nella foto: un momento dell'incontro
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