Attilio Dedoni
19 ottobre 2016
L'opinione di Attilio Dedoni
Una Regione disastrosa sul trasporto aereo
La Giunta regionale ha il dovere di intervenire con assoluta urgenza per salvare l’aeroporto di Alghero, che versa nell’attuale situazione di crisi anche a causa delle disastrose politiche regionali in materia di trasporto aereo, ma è sbagliato continuare ad affrontare i problemi degli aeroporti sardi limitandosi a tamponare le emergenze e scansando i compiti di programmazione che pure sono in capo alla Regione. L’idea che ha sempre guidato le decisioni delle varie giunte regionali in materia di trasporto aereo, che l’offerta debba essere limitata a tre soli aeroporti slegati e in concorrenza tra loro, si dimostra sempre più deleteria.
Le esperienze della Corsica e delle Baleari evidenziano che puntare su un maggior numero di scali, diffusi capillarmente sul territorio e operanti in un’ottica di sistema anziché di concorrenza, consente di incrementare l’attrattività dell’industria turistica, distribuendo i flussi su tutti i territori, compresi quelli rimasti finora esclusi, e contribuendo alla tanto decantata – e mai realmente praticata – destagionalizzazione. I problemi che investono l’aeroporto di Alghero fanno seguito a quelli che hanno già travolto gli scali di Oristano e Tortolì: per questo, nessuno può sentirsi al sicuro, neanche chi oggi segna numeri da record godendo degli effetti della congiuntura sfavorevole di altri territori.
Il sistema aeroportuale sardo deve essere ripensato come un soggetto unico, frazionato sul territorio in cinque scali ma con una programmazione unitaria in capo alla Regione. La promozione turistica e i rapporti con le compagnie aeree, compresi gli aiuti ai vettori low-cost, devono essere valutati in quest’ottica: l’obiettivo non deve essere quello di privilegiare i territori in cui l’industria turistica è più sviluppata ma, al contrario, di favorire quelli che hanno il maggior potenziale da sfruttare e che finora sono rimasti indietro.
*capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale
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