Red
19 ottobre 2016
Vesuvius, Piras: chiusura inacettabile
È quanto ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, durante l’incontro convocato oggi a Roma, nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, per esaminare la vicenda che riguarda gli impianti di Macchiareddu, ad Assemini, e di Avezzano
CAGLIARI - «Ci opporremo in tutti i modi alla chiusura degli impianti della Vesuvius. La scelta della multinazionale di delocalizzare gli stabilimenti nell’est europeo e di continuare a vendere il prodotto in Italia non è accettabile». È quanto ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, durante l’incontro convocato oggi a Roma, nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, per esaminare la vicenda che riguarda gli impianti di Macchiareddu, ad Assemini, e di Avezzano.
I rappresentanti dell’azienda hanno confermato l’intenzione di andare via dall’Italia e di trasferire la produzione altrove mettendo in mobilità il personale attualmente occupato nello stabilimento sardo e in quello abruzzese. L’esponente della Giunta Pigliaru, condividendo le preoccupazioni dei lavoratori e dei sindacati, ha dichiarato che la Regione è disponibile a un confronto a tutto campo purché ci sia un ripensamento da parte della Vesuvius.
«La situazione è delicata ma lavoriamo perché si possa aprire un spiraglio avviando una trattativa che consenta di evitare lo smantellamento del sito produttivo e il mantenimento dei posti di lavoro. La vicenda – ha concluso l’assessore Piras – è ancora più complessa perché l’azienda si oppone a un intervento di reindustrializzazione per far sì che ad Assemini si continui a realizzare la stessa tipologia di prodotto».
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