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A.B. 8 ottobre 2016
Mura punta al record sul giro del mondo a vela
Un’avventura estrema per l’ocean racer sardo: il “Solo round the globe record”, coniugando sport, salute, alimentazione ed ambiente


CAGLIARI - Ad ottobre, partirà per battere il record nella circumnavigazione del globo in solitario, senza assistenza e senza scalo. Farà da “prototipo” per lo studio del fisico e della psiche sottoposti a condizioni estreme, farà da ambasciatore di cibi naturali patrimonio della cultura gastronomica della Sardegna, sarà una centralina vivente che, per quattro mesi in mare aperto, osserverà le condizioni ambientali di mari, oceani e dei loro abitanti, sarà testimonial d’eccellenza per il rilancio della sua regione, ma sarà soprattutto il protagonista di un’avventura al limite delle possibilità umane, battere il record sul giro del mondo in solitario senza assistenza e senza scalo, a bordo di un Class40, barca a vela da regata di 12metri allestita ad hoc per l'impresa.

L’ocean racer sardo Gaetano Mura cercherà di compiere un’impresa che fino ad oggi è riuscita solo al cinese Guo Chuan, che l’ha portata a termine in 137 giorni. Il velista sardo, a meno di un mese dalla partenza, ha presentato a Genova, in occasione del 56esimo Salone Nautico internazionale, il “Solo Round the Globe Record” il giro del mondo a vela che si svolgerà sotto l’egida dell’Enit e della Regione Sardegna. «L’avventura sta per cominciare - ha dichiarato Mura - è più di un anno che mi sto preparando. Molti mi paragonano ad un’astronauta che deve affrontare la solitudine dello spazio e le sfide di un viaggio ai limiti. Anche io dovrò affrontare per mesi la solitudine del mare, imprevisti e difficoltà estreme. Ciascuno ha la sua storia e un sogno. Il mio sogno è quello di portare a termine questa avventura in cui credo e metto tutto me stesso».

Il giro del mondo si snoderà dal Mar Mediterraneo (la partenza è prevista da Cagliari) attraverso l’Oceano Atlantico fino al Capo di Buona Speranza, poi in senso orario attorno all’Antartide, lasciando a sinistra Cape Leeuwin (Australia) e Capo Horn, per ritornare infine nel Mediterraneo. Un percorso di 25mila miglia nautiche (46300chilometri). Buona parte si svilupperà in mari ostili, con condizioni meteo estreme, al limite dei ghiacci antartici. Per gestire una navigazione in solitario ed indipendente verrà utilizzata la tecnica dei “microsonni”, ossia veglie di due ore alternate a sonni di 20'. I soli compagni di viaggio di questa traversata saranno gli iceberg, le balene, gli abitanti tutti del mare, le raffiche di vento che possono superare i 100chilometri orari e le onde fino a 10metri.

Gaetano Mura sarà sotto osservazione medica giorno dopo giorno. Infatti, si tratta di un’occasione unica per studiare le risposte e gli adattamenti di un organismo umano alla prolungata permanenza in condizioni ambientali estreme. La sfida è stata raccolta da un gruppo interdisciplinare di studiosi e ricercatori che fanno capo a Maurizio Porcu ed Antonio Scalone dell’Ospedale Brotzu di Cagliari e del sistema universitario cittadino, quest’ultimo in particolare in riferimento al Laboratorio di Fisiologia dello Sport, con Crisafulli e Giovanna Ghiani. Alterazione delle concentrazioni ematiche e di importanti fattori essenziali per il funzionamento del sistema nervoso, della produzione di forza muscolare e della capacità contrattile del cuore, frammentazione del sonno con aumento dei tempi di reazione a stimoli visivi; sistema immunitario sotto stress: questi alcuni dei rischi cui è sottoposto un velista. «Per controllare lo stato psicofisico di Mura – spiega il team sardo di ricerca – è previsto il monitoraggio in remoto di numerosi indicatori dello stato di funzione dei principali organi. Questo controllo avverrà quotidianamente e regolarmente attraverso sistemi sicuri, non invasivi e di facile applicazione». Il gruppo di ricerca ha progettato e messo a punto una piattaforma informatica Ict estremamente avanzata, che consentirà, tramite l’acquisizione “h24” di segnali trasmessi dai rilevatori indossati da Mura, il controllo dell’andamento nel tempo degli indicatori vitali relativi alle funzioni cardiorespiratoria, nervosa centrale, muscolare e metabolica, idrico-salina ed urinaria. I principali sistemi bio-medici di controllo ed acquisizione dati sono il “Remote Cardiac Output Recorder”, il “Telemetric Brain Tracking” e la “Photogrammetric Motion Analysis”.

Nell’impresa di Gaetano Mura c’è una parte essenziale: la cambusa, che conterrà alcune eccellenze agroalimentari sarde, prodotti di eccellenza, concepiti in modo genuino ed autentico in una terra ricca di ambienti incontaminati e dove la qualità della vita è elevata. Alcuni di questi prodotti, come i pani biscottati, le paste, i formaggi Dop sardi, i legumi, il tonno ed altri prodotti tradizionali e certificati, come l’olio Dop di Sardegna, raccontano una dieta che ha reso la Sardegna anche una delle blue zone del pianeta, una delle zone a maggiore longevità al mondo. La longevità è, infatti, anche frutto della dieta e di uno stile di vita sano ed attivo, ricco di benessere fisico e spirituale. Sono tutti prodotti adatti ad essere trasportati e conservati per mesi, in assenza di frigorifero, perché concepiti in una società agropastorale, dove ad esempio il pane carasau doveva durare mesi al pastore, durante la transumanza. Mura diventerà quindi anche ambasciatore del patrimonio agroalimentare e della cultura gastronomica sarda, delle produzioni sarde che comprendono quaranta tra Dop ed Igp, 189 prodotti agroalimentari tradizionali ed alcuni pregiati presidi Slow Food. «Gaetano Mura – ha sottolineato l’antropologa dell’ alimentazione Alessandra Guigoni – farà il giro del mondo e queste eccellenze agroalimentari sarde faranno il giro del mondo con lui, come beni culturali che parleranno della Sardegna al pianeta attraverso l’impresa del navigatore, il suo itinerario, le sue conquiste e fatiche».

L’impresa di Gaetano Mura va si inserisce nella strategia di rilancio del turismo sardo. Infatti, “Sardegna Isola Del Vento” è il brand che accompagna il progetto di sostegno agli sport velici di cui il velista sardo è sicuramente uno dei maggiori ambasciatori. Gli sport del mare, parte consistente dell’offerta del turismo in Sardegna, sono uno straordinario attrattore nel corso di tutto l’anno, così come sono uno straordinario veicolo di promozione gli eventi velici che vedono sardi e la Sardegna protagonisti: attraverso appuntamenti affascinanti e di valore mondiale come la regata in solitaria di Mura. Infatti, l’impresa creerà interesse per l’Isola e servirà da piattaforma mediatica per accrescere l’attenzione sulla Sardegna ed il suo ritorno d’immagine della regione, in particolare attraverso i canali social e i media più attuali. La sostenibilità e l’ambiente sono stati sempre al centro delle avventure marine di Mura. Anche questa volta registrerà con mezzi televisivi e fotografici le condizioni dei mari e degli oceani che attraverserà e sarà anche un testimone “oculare” di tutte le forme di vita che incontrerà.
9:23
A vincere il titolo sardo in classe Snipe l’equipaggio algherese composto da Alessandro Balzani e Giuseppe Marras, seguiti da Costantino Cossu e Antonio Soddu. Per i 420, ad aggiudicarsi il campionato sardo è stata la coppia Nirta - Addis
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Per l’edizione 2024, le prime quattro regate si disputeranno da aprile a luglio nella rada di Alghero, mentre a settembre si svolgeranno le ultime due prove con la tradizionale regata Alghero-Bosa-Alghero


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