Così Marco Tedde, vice capogruppo regionale di Forza Italia ed ex sindaco di Alghero accoglie l'iniziativa del Comitato di sindaci, imprese e sindacati di scendere in piazza la prossima settimana contro la Regione, ma non lesina critiche agli organizzatori sui tempi
ALGHERO - «Bene la manifestazione organizzata ad Alghero per il 7 ottobre, ma occorreva pensarci prima. Ora si rischia di chiudere la porta della stalla quando i buoi sono già scappati. Nei primi otto mesi dell’anno, l’aeroporto di Alghero ha perso 230mila passeggeri: 48mila solo ad agosto». Così Marco Tedde, vice capogruppo regionale di Forza Italia ed ex sindaco di Alghero accoglie l'iniziativa del Comitato di sindaci, imprese e sindacati di scendere in piazza la prossima settimana contro la Regione [
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«Occorreva mobilitarsi a Cagliari, così come abbiamo più volte chiesto in questi mesi, in modo da far capire ai consiglieri regionali di Centrosinistra espressi nel territorio del Sassarese che la misura è ormai colma. Occorreva manifestare quantomeno sotto il Consiglio Regionale il primo di settembre, allorché il Centrosinistra ha approvato una legge scalcagnata, che prevede una fumosa ricapitalizzazione condizionata ad una privatizzazione che pare interessare solo a Deiana, ma non a imprenditori del settore» incalza Tedde.
L'ex sindaco, tuttavia, punta dritto contro la giunta regionale, che a tutti i costi vuole una privatizzazione «che ha segnato il record di undici flop!» E ancora: «il 31 di agosto, Pigliaru e Deiana, con la connivenza di alcuni rappresentanti istituzionali, hanno cosparso di cloroformio la protesta che andava delineandosi a Cagliari in Via Roma, raccontando la frottola del bivio del 7 settembre: privatizzazione o fallimento. Nessuna privatizzazione e nessun fallimento, invece, dopo l'ennesima gara deserta, ma il dodicesimo rinvio.» Per questo Tedde a nome del suo gruppo ribadisce «l'istanza di annullare l’avviso pubblico per la cessione del pacchetto di maggioranza e di tornare immediatamente in aula per approvare una leggina che preveda la ricapitalizzazione senza passare attraverso la privatizzazione».
Strada ben sostenuta già in passato «la giurisprudenza delle sezioni di controllo della Corte dei Conti ammetteva il soccorso finanziario e la ricapitalizzazione senza dover ricorrere alla privatizzazione in presenza di un piano di risanamento», e oggi «è espressamente previsto dall'articolo 14 del nuovo Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, i cui principi possono essere immediatamente recepiti nella medesima leggina di ricapitalizzazione». «Ribadiamo - conclude Tedde - con forza che noi non faremo mancare il nostro sostegno, ma attendiamo che Pigliaru e Deiana ammettano il fallimento delle politiche dei trasporti, già dichiarato solennemente dai cittadini sardi, e riqualifichino le loro posizioni incomprensibili che stanno gettando nello sconforto una parte importante della nostra Isola».
Nella foto: Bruno, Pigliaru e Tedde