La data di apertura per la presentazione delle domande di sostegno, per tutti i bandi, è fissata per il 15 settembre. Un tempo ristretto per gli operatori del settore interessati ad accedere alle agevolazioni
NUORO - Una proroga per i bandi agricoli relativi al programma di sviluppo rurale, con opportunità di finanziamenti per i giovani imprenditori e per le aziende agricole isolane. La data di apertura per la presentazione delle domande di sostegno, per tutti i bandi, è fissata per il 15 settembre. Un tempo ristretto per gli operatori del settore interessati ad accedere alle agevolazioni.
La posticipazione è stata auspicata dal capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu: «Il bando pur essendo a sportello in realtà - rimarca Rubiu, che ha presentato un’interpellanza sull’argomento – è con scadenza immediata, in quanto la somma stanziata (pari a circa 20 milioni di euro) incrocia le esigenze per circa 500 domande. Una cifra esigua, visto che il bando, tanto pubblicizzato dall’assessorato all’agricoltura, ha prodotto troppe e molteplici aspettative».
L’esponente centrista è preoccupato per i termini così ravvicinati delle scadenze. Da qui la richiesta di un allungamento dei termini. «Non solo – aggiunge Rubiu – gli importi finanziati sinora non sono sufficienti a soddisfare le migliaia di richieste che si ipotizzano per un settore così importante, con investimenti che potrebbero consentire di far decollare diverse aziende agricole sarde, in particolare con il primo insediamento dei giovani nelle campagne».
Il capogruppo Udc richiama l’esperienza della Liguria. «In questa regione le somme erogate sono state esaurite in poche ore dall’apertura dal bando – spiega Rubiu – E’ dunque necessaria una programmazione seria, concertata, con una proroga della scadenza che vada dai sessanta ai novanta giorni, anche per consentire agli uffici dell’assessorato, ai centri di assistenza e agli studi tecnici agronomici un’organizzazione più puntuale per elaborare i programmi».
Domande che in passato hanno prodotto disagi e lungaggini infinite per gli operatori agricoli: «Per questo sarebbe opportuna una posticipazione dei bandi, in un periodo dell’anno in cui ci cono delle scadenze legate alle pratiche della politica agricola comunitaria, di fissazione dei titoli, connesse ai frazionamenti aziendali – conclude Rubiu – Procedure propedeutiche all’adesione ai bandi che potrebbero consentire la ripresa economica per molte aziende agricole».
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