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A.B. 30 luglio 2016
Oristano: il Consiglio Comunale respinge i riequilibri di bilancio
La delibera è stata respinta con tredici voti contrari (quelli della Minoranza, ai quali si sono aggiunti quelli di Mariangela Massenti, Giampaolo Lilliu, Stefano Mureddu e Marco Piras) e dodici a favore (i consiglieri di Maggioranza)


ORISTANO - Non passa in Consiglio Comunale la delibera per l’assestamento ed i riequilibri di bilancio del Comune di Oristano. Un adempimento, che quest’anno, per la prima volta, aveva come scadenza il 31 luglio, in mancanza del quale la legge prevede l’avvio delle procedure per lo scioglimento del Consiglio Comunale. Rimane la possibilità che la Regione conceda una proroga. La delibera è stata respinta con tredici voti contrari (quelli della Minoranza, ai quali si sono aggiunti quelli di Mariangela Massenti, Giampaolo Lilliu, Stefano Mureddu e Marco Piras) e dodici a favore (i consiglieri di Maggioranza).

A nulla è valso l’appello finale con cui il sindaco Guido Tendas ha invitato tutti i consiglieri che hanno sostenuto la maggioranza di Centrosinistra a votare a favore per consentire la naturale conclusione della legislatura. Ma alla Maggioranza sono mancati proprio i voti di Massenti, Lilliu, Mureddu e Piras. Mariangela Massenti (indipendente) ha ricordato come in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione si fosse aperta la crisi politica: «In quell’occasione chiesi impegni precisi. In un mese e mezzo nulla è stato fatto e quindi il mio voto sarò contrario». Giampaolo Lilliu (Essere oristanesi) ha annunciato il voto contrario confermando il voto espresso con il bilancio di previsione. Per Stefano Mureddu (indipendente) il sindaco non si è preoccupato di risolvere i problemi sollevati anche in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione. Marco Piras (indipendente) ha ricordato alcune vicende (Piano particolareggiato, circonvallazione, impianto per le biomasse, antenna in Piazza Eleonora), che hanno portato al suo allontanamento dalla Maggioranza.

La delibera era stata illustrata in aula dall’assessore comunale al Bilancio Giuseppina Uda. La manovra è di 1,692milioni di euro, metà della quale riconducibili ad avanzo di amministrazione, per il resto iscrizione di trasferimenti principalmente dalla Regione Autonoma della Sardegna (progetti personalizzati per ritornare a casa 383mila euro, 100mila euro per assistenza domiciliare a malati sla, 217mila euro per l’inserimento dei minori in strutture di accoglienza, 467mila per legge 162). Tra le altre voci, anche lo spostamento al 2017 del mutuo previsto per il 2016 per i lavori di infrastrutturazione delle zone C2ru. Durante il dibattito, Massimiliano Sanna (Api/Fli) aveva relazionato sui lavori della Commissione evidenziando il ritardo dell’elezione del presidente e la mancata approvazione del documento contabile. Mauro Solinas (Fortza Paris) aveva rilevato come «l’assestamento sia lo specchio della incapacità politica dell’Amministrazione». Tonino Falconi ha posto l’accento sul peso che nella manovra assume la destinazione di 200mila euro all’accoglienza di stranieri, mentre Giuseppe Puddu (Udc) ha evidenziato i grossi ritardi nell’utilizzo delle risorse.

Nella foto: il momento del voto in aula
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