ALGHERO - Tempo scaduto e con lui finiti alibi, scuse, giochetti e mistificazioni. Su Alghero c'è la netta convinzione che si sia solo perso tempo. In molti lo hanno già detto pubblicamente ma tutti gli altri lo pensano. Dopo due anni di attesa arriva un pronunciamento scontato e anticipato dai più, che su Alghero conferma ciò che già si è fatto fin dal 2000 e addirittura sentenziato nel 2014 [LEGGI]. Sembra quasi una presa in giro, nel leggere le dichiarazioni dei politici avevano tutti ragione: in realtà il pronunciamento, pur salvando tutti gli aeroporti (società di gestione), boccia la Regione e l'applicazione della Legge 10 del 2010, creando un fortissimo imbarazzo tra i consiglieri Dem (molti non sostenevano la linea-Deiana) e nello stesso assessorato regionale ai Trasporti per il tempo perso su Alghero. Sogeaal, infatti, è l'unica società di gestione pubblica, e per l'immobilismo regionale ha perso centinaia di migliaia di passeggeri con pesanti ripercussioni sull'economia turistica di mezza Sardegna, quando invece - ormai è certificato [LEGGI] e perdi più sentenziato [LEGGI] - si sarebbe potuto agevolmente intervenire.

Siamo all'anno zero. Il pronunciamento Ue, scontato per Alghero, sblocca comunque la procedura di privatizzazione in Sogeaal la cui scadenza è fissata al 7 settembre [LEGGI]. In pista ci sarebbero l'F2i [LEGGI] e la Contra Investiment [LEGGI], che a questo punto si giocheranno l'acquisizione della maggioranza societaria. Sarà un processo dalle grandi prospettive per lo scalo ma non immediato e indolore. Ad iniziare dai probabili esuberi: si parla di circa cento unità da ricollocare.

Hub Ryanair a rischio. In attesa di capire l'evoluzione societaria Sogeaal, sarebbe paradossale non incentivare il traffico low cost, ad iniziare dalla compagnia irlandese. In quest'ottica si fa decisivo l'incontro in programma il 3 agosto a Roma tra il ministro Delrio, l'amministratore delegato Ryanair e il presidente Pigliaru. C'è da salvare l'hub di Alghero, che in assenza di iniziative immediate e concrete chiuderà definitamente i battenti il primo novembre, con tutto ciò che questo comporterebbe in termini di disastrose ricadute sul territorio [LEGGI].

E' in quest'ottica che da mesi ormai numerosi sindaci sardi insieme al sistema delle imprese e alle organizzazioni sindacali dei lavoratori hanno costituito un fronte comune per portare avanti con forza le rivendicazioni di mezza Sardegna. Decine i consigli comunali che hanno deliberato chiedendo immediati interventi alla regione per sbloccare il co-marketing e mettere in sicurezza Sogeaal, prevedendo un Pino regionale dei trasporti. E in questa direzione proseguiranno i lavori del tavolo tecnico-politico anche lunedì prossimo ad Alghero (1 agosto alle ore 16), quando si decideranno le prossime azioni conseguenti al pronunciamento Ue. «Viene confermata la linea dei sindaci, già esposta nell'autorevole parere del Professor Ernesto Stajano - rimarca il sindaco di Alghero - sono ammissibili misure a favore dei vettori aerei, finanziate dalla regione, purché trasferite alle compagnie aeree ed operando nell'ottica dell'investitore privato».

Nella foto: Cadeddu (Confcommercio), Bruno e Visconti (Federaberghi) a Sant'Anna