Secondo i dati ministeriali, l´ateneo cagliaritano migliora dieci volte in più rispetto alla media nazionale
CAGLIARI - Nelle tabelle ministeriali sul calcolo del "costo standard unitario di formazione per studente in corso" per l'anno 2016 (dati riferiti all'a.a. 2014/15) risultano alcuni importanti segni di miglioramento per l'Università di Cagliari. Il “costo standard totale”, sul cui ammontare è basata la distribuzione di una quota crescente della quota base del Fondo di Finanziamento Ordinario delle università italiane, cresce del 3% rispetto all'anno precedente contro lo 0,3% medio nazionale e lo 0,1% degli atenei del Sud. In altri termini, l'Università di Cagliari è riuscita a migliorare 10 volte di più rispetto alla media nazionale. In particolare - in controtendenza rispetto sia al trend nazionale che, soprattutto, a quello degli atenei del Mezzogiorno - il numero di studenti in corso aumenta del 2,3%, contro una diminuzione dello 0,4% a livello nazionale e una diminuzione del 1,7% nella circoscrizione Sud.
«La fiducia che abbiamo registrato lo scorso anno da parte delle famiglie e degli studenti con l’aumento degli iscritti in controtendenza nazionale è stata ben riposta – è il commento del Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo – E’ stato un segnale che ha fatto sì che l’attività di tutto l’Ateneo sia stata indirizzata al miglioramento dei risultati. L’Università di Cagliari gode di ottima salute, nonostante l’insularità, la bassa densità di popolazione e costi più alti per garantire didattica e ricerca di alto livello».
Com’è noto, il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, ha garantito nei giorni scorsi che dal 2017 si terrà conto, in sede di revisione dei parametri che servono a definire il costo standard, della condizione peculiare di insularità della Regione, combinata, in primo luogo, con la bassa densità demografica: «Questo ci consente di offrire sempre maggiori opportunità alla formazione dei giovani sardi e allo sviluppo del territorio – conclude la prof.ssa Del Zompo - Iscriversi alla nostra Università ne vale davvero la pena».
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