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A.B. 16 luglio 2016
Disabile picchiato, filmato sul web
Il 37enne è stato picchiato selvaggiamente appena fuori da una discoteca, sotto gli occhi di decine di persone, aggredito e ferito davanti alla telecamera di un telefonino di uno degli amici dell´aggressore che ha ripreso ogni cosa per poi pubblicare il video su Youtube e postarlo su Facebook, probabilmente per vantarsi della bravata


SAN TEODORO - E' stato picchiato selvaggiamente appena fuori da una discoteca, sotto gli occhi di decine di persone, aggredito e ferito davanti alla telecamera di un telefonino di uno degli amici dell'aggressore che ha ripreso ogni cosa per poi pubblicare il video su Youtube e postarlo su Facebook, probabilmente per vantarsi della bravata. Un 37enne disabile residente a Olbia, è stato vittima di un brutale pestaggio domenica mattina davanti alla discoteca La Luna di San Teodoro. L'uomo aveva raccontato di essere caduto dalla moto, ma quattro giorni dopo i familiari e le forze dell'ordine hanno scoperto la verità: un video che riprendeva tutte le fasi dell'aggressione era stato pubblicato sui social.

«Mi hanno chiamato Polizia e Carabinieri dicendomi che Luca era stato picchiato - racconta all'Ansa il fratello ed amministratore di sostegno - Lui mi aveva detto di essere caduto dalla moto. Poi ho visto il video, solo una volta e mi è bastato. Ho subito riconosciuto Luca. C'è una persona, sedicente amico suo, che lo colpisce e lo lascia a terra privo di sensi. Vicino a lui ci sono altre persone, si sentono delle voci, ma nessuno fa niente. Lui ha riportato la frattura del ginocchio e diverse ferite». Quindi la ricostruzione di fatto e antefatto. «Mio fratello sabato sera era uscito con un amico. Non lo fa mai, è ospite di una struttura, si è fidato, lui si fida di tutti, e quell'amico poi lo ha picchiato», dichiara il fratello con amarezza. Nel video si vede un giovane con il braccio fasciato guardare verso la telecamera per attendere il via, avvicinarsi e colpirlo con un pugno al volto. Il 37enne barcolla, l'aggressore lo afferra, lo colpisce ancora, gli stringe il braccio intorno alla testa e poi lo lascia cadere, privo di sensi, con il volto sanguinante. Intorno si vedono altre persone, ma nessuno interviene.

«Lo hanno lasciato a terra - conferma l'avvocato Nicola Di Benedetto, che ora tutela la famiglia della vittima - Luca è stato soccorso dal buttafuori della discoteca che lo ha portato in ospedale». I familiari del 37enne si sono rivolti ai Carabinieri. «Stanno lavorando i militari di Olbia, Sassari e Nuoro - spiega ancora il fratello della vittima - noi abbiamo voluto rendere pubblica la storia per smascherare chi ha avuto il coraggio di aggredire senza una ragione mio fratello. Non sappiamo nemmeno perché non ci abbia detto la verità». Non si può escludere che il 37enne abbia anche ricevuto minacce. «Noi stiamo cercando di dare una spinta affinché questa vicenda venga chiarita - sottolinea ancora l'avvocato - Questa è la generazione dei selfie, ma tutti devono capire che non possono verificarsi episodi di questa gravità».
17:08
Una targa in memoria dei cinque appartenenti al Corpo degli Agenti di Custodia, barbaramente trucidati nella notte del 18 novembre 1945, durante una rivolta all’interno della Casa di Reclusione di Alghero nel tentativo di impedire l’evasione di massa dei detenuti


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