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Mariangela Pala 14 luglio 2016
Porto Torres, arriva la Tari: doccia fredda per i turritani
Si alza il livello della protesta dei cittadini turritani contro «l’eccesso delle tariffe e dei criteri penalizzanti» della tassa sui rifiuti. Da qualche giorno è iniziata la consegna degli avvisi di pagamento della tassa sui rifiuti ai cittadini


PORTO TORRES - Si alza il livello della protesta dei cittadini turritani contro «l’eccesso delle tariffe e dei criteri penalizzanti» della tassa sui rifiuti. Da qualche giorno è iniziata la consegna degli avvisi di pagamento della tassa sui rifiuti ai cittadini. E non mancano le sorprese. Un vero e proprio bagno di sangue con aumenti in media, rispetto a quelli dell’anno scorso del 16% per le utenze non domestiche e del 13% per quelle domestiche. Tariffe approvate in Consiglio dalla maggioranza penta stellata lo scorso 30 aprile.

La norma prevede l’obbligo, per ciascun comune, di “coprire” l’intero costo di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani mediante il prelievo fiscale dagli utilizzatori del servizio stesso ovvero i cittadini o i titolari delle attività commerciali. Nel giro di poche ore su facebook si è accesa la polemica dei commercianti - bar, ristoranti, alimentari - che contestano gli importi da pagare che arrivano a raggiungere alcune migliaia di euro. Difficile contenere la rabbia di chi si è visto recapitare avvisi di pagamento così “salati”. Per alcuni si parla di cifre da “capogiro”, circa 32mila euro nel 2016 rispetto ai 19mila del 2015.

Nel ciclone è finita la classe politica che governa la città che aveva giustificato gli aumenti sostenendo che per le utenze «l’aggravio di spesa – aveva detto l’ex assessore alle finanze Donato Forcillo - è dovuto all’ esclusione dalla tassazione di circa 12 mila metri quadri di superficie del comparto industriale come previsto dalla legge nazionale». O meglio bisogna sapere da dove si parte, non solo dove si arriva. Per ora è arrivato il rincaro mal digerito dai cittadini e a fine anno la mini-stangata verrà servita a partire dalle prime due rate. La tanto temuta Tari, ora si fa sentire più che mai. E’ la tassa forse più contestata a fronte di un servizio, come la raccolta rifiuti e lo spazzamento delle strade, giudicato dai più ancora del tutto insufficiente.


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