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Mariangela Pala 9 luglio 2016
Isola pedonale, bandi capestro e eventi: protesta dei commercianti
Serrande chiuse e protesta nella sala consiliare: scoppia la rivolta dei commercianti contro l’ordinanza del sindaco sugli orari dell’isola pedonale che rischia di trasformare il corso in una zona fantasma


PORTO TORRES - Serrande chiuse e protesta nella sala consiliare: scoppia la rivolta dei commercianti contro l’ordinanza del sindaco sugli orari dell’isola pedonale che rischia di trasformare il corso in una zona fantasma. Il provvedimento istituisce la zona pedonale nel breve tratto tra via Ponte Romano e via Giordano Bruno nei fine settimana dalle 10 del sabato e per tutta la domenica. Un esperimento per il periodo estivo fino al 2 ottobre, «che fino ad ora ha prodotto una situazione che potrebbe costringere i commercianti a licenziare commessi e collaboratori per far fronte al crollo delle vendite».

Un “coprifuoco” al contrario, che toglie gente dai locali e la fa scappare in altri centri vicini. Così invece che favorire il turismo, attacca solo l’economia. Il sindaco per ora sembra disposto a concedere delle deroghe in una sorta di patto di collaborazione con i commercianti. «Prendiamo atto della richiesta di non chiudere la strada al traffico nel fine settimana – ha detto - ci impegneremo ad esaminarla ma mi dispiace perché mi rendo contro che non siamo pronti a portare avanti un processo culturale per la pedonalizzazione del corso».

Il 98 per cento delle aziende del centro - oltre 100 attività - unite dall’associazione Botteghe Turritane che, «in questa situazione non si giocano la passeggiata mattutina o lo spirito ambientalistico, ma il proprio portafoglio», hanno sottoscritto una petizione per chiedere al sindaco di ritirare l’ordinanza. Favorevoli all’isola pedonale estiva se viene realizzata dalle 20 in poi nel tratto del corso compreso tra via Mare e via Adelasia, tutti i giorni, comprese le domeniche con la possibilità di chiudere durante il giorno solo quando sono in programma degli eventi. «Ci aspettiamo che l’amministrazione prenda in considerazione la nostra posizione perché le aziende, visto il totale insuccesso della pedonalizzazione diurna, da tutti certificato, rischiano di chiudere», ha sottolineato il presidente di Botteghe Turritane, Adriano Solinas.

Una situazione di stallo che «non porta a nulla di buono se non una divisione ancor più marcata tra noi e l’Amministrazione», aggiunge. Nessuna contrarietà all’isola pedonale dalle oltre 100 attività del centro, ma questo «deve includere azioni di intrattenimento, svago, programmazione turistica, con una segnaletica, un arredo urbano e una illuminazione adeguati», sostiene l’associazione. «Deve essere previsto un piano di viabilità efficiente e collaudato e soprattutto supportato da una rete viaria alternativa che a Porto Torres non esiste».

Numerosi gli interventi dei commercianti non più disposti a subire ancora il silenzio assordante dell’amministrazione comunale rispetto alle loro istanze, sostenute per dimostrare che nei fine settimana «quando non ci sono manifestazioni e il centro storico resta chiuso, il calo di fatturato è importante». Il Centro commerciale Botteghe Turritane lamenta «l’incoerenza di una amministrazione in relazione al confronto tenutosi con l’associazione sui temi dell’isola pedonale, sulla programmazione e sull’estate turritana», evidenzia il coordinatore Andrea Sini. «Incoerenza rispetto ad un bando “capestro” che premia gli eventi di carattere internazionale e nazionale per inventare un salotto nel centro cittadino dove ci devono essere invece una serie di manifestazioni a livello locale».

Su questo l’associazione denuncia il ritardo e l’assenza di un programma «tanto meno costruito dal sistema delle associazioni turritane lasciate senza supporti», aggiunge Sini. Botteghe turritane intende continuare la sua battaglia attivando fin da subito i tavoli con la Confcommercio, la Confesercenti, la Cna, la Confartigianato e le altre associazioni provinciali rappresentative delle aziende affinché il caso Porto Torres non rimanga limitato alla nostra cittadina.
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