La Sardegna, prima in Italia, ha concretamente avviato i lavori per lo sviluppo della banda ultralarga. Da Sant´Andrea Frius è infatti partito oggi il progetto di sviluppo della rete in fibra ottica promosso dalla Giunta regionale nelle aree rurali
CAGLIARI - La Sardegna, prima in Italia, ha concretamente avviato i lavori per lo sviluppo della banda ultralarga. Da Sant'Andrea Frius è infatti partito oggi il progetto di sviluppo della rete in fibra ottica promosso dalla Giunta regionale nelle aree rurali (le zone «in fallimento di mercato»). Il piano è finalizzato alla realizzazione di una infrastruttura pubblica, di proprietà della Regione, necessaria per garantire servizi di connettività a banda ultralarga. Nel comune della Trexenta, che ha completato l'iter dei procedimenti amministrativi, alla presenza del presidente Francesco Pigliaru, dell'assessore degli Affari Generali Gianmario Demuro, del sindaco Simone Melis, di Vincenzo Aurucci (responsabile Operations Area 4 di Infratel) e di Antonello Pellegrino, direttore generale dell'assessorato degli Affari generali, è stato inaugurato, in via Fermi, il primo cantiere per la posa dei cavi in fibra ottica.
Il soggetto che coordina tutti gli interventi è Infratel, società in house del ministero per lo Sviluppo economico. L'esecuzione dei lavori, in questo primo cantiere, è affidata a Sirti Spa. Il costo dell'intervento ammonta a 195 mila euro. La conclusione dei lavori è prevista entro il prossimo mese di settembre. Vengono adottate soluzioni di scavo non invasive per tutelare al massimo l'integrità dell'asse stradale e per garantire la sicurezza della circolazione. A Sant'Andrea Frius e in tutti gli altri comuni coinvolti saranno collegati alle nuove infrastrutture di rete le sedi della pubblica amministrazione, le scuole, i presidi sanitari e della pubblica sicurezza. Per tutti gli edifici pubblici viene prevista una velocità di connessione pari ad almeno 100 Mbps.
L'avvio del piano per lo sviluppo della banda ultralarga a Sant'Andrea Frius, paese della Trexenta e porta d'ingresso verso il Gerrei, acquista un particolare significato perché le nuove infrastrutture sono in grado di offrire una concreta opportunità di rilancio a un territorio colpito da gravi emergenze sociali ed economiche. E' imminente l'apertura di altri cantieri a Ardauli, Banari, Baressa, Benetutti, Bonnanaro, Esterzili, Goni, Gonnoscodina, Guasila, Mogorella, Montresta, Ortacesus, Nuraminis, Silius, Triei, Ussana, Ussassai. In tutti i comuni gli interventi per la posa dei cavi in fibra ottica rendono concreta la possibilità di accedere a internet con una velocità notevolmente superiore rispetto all'attuale standard.
Le infrastrutture necessarie ad assicurare la connettività ad alta velocità e in banda ultralarga, previste nell'ambito dell'Agenda Digitale della Sardegna, devono essere realizzate in 313 comuni dell'isola per una spesa di 56 milioni di euro (fondi Feasr). L'intervento, diviso in tre lotti e per un totale di 1.200 chilometri di cavi in fibra ottica, porterà benefici a 535 mila cittadini e concreti vantaggi al mondo delle imprese in termini di aumento della produttività. I lavori, in base al cronoprogramma di Infratel, devono essere conclusi entro la primavera del 2017. Gli obiettivi dell'Agenda Digitale della Sardegna prevedono per il 2020 il 100% della popolazione raggiunta dalla banda ultralarga con velocità superiore ai 30 Mbps e l'85% raggiunta con velocità pari o superiore ai 100 Mbps.
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