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A.B. 18 giugno 2016
A Sassari, firmata l´ordinanza contro l´accattonaggio molesto
Emanata giovedì, dal sindaco Nicola Sanna, vuole contrastare un fenomeno esercitato con insistenza e che sta creando disagio tra i cittadini


SASSARI - Uno strumento operativo e concreto, per gli operatori della Polizia Municipale e per le Forze dell'ordine in generale, utile a contrastare l'accattonaggio molesto nelle aree prospicienti i luoghi di culto, vicino agli esercizi commerciali ed al loro interno, nelle aree prospicienti ospedali e case di cura, nelle intersezioni stradali e nel restante territorio comunale. E' quanto prevede l'ordinanza numero 41 emanata giovedì dal sindaco di Sassari Nicola Sanna. «Il fenomeno – sottolinea il primo cittadino – è ben diverso da quello fatto da soggetti che, con umiltà, domandano l'elemosina affidandosi al buon cuore dei cittadini. L'accattonaggio molesto è il sintomo di una costrizione all'elemosina e richiede attenzione. Non ha nulla a che vedere con le persone in difficoltà che vengono seguite attraverso la rete dell'assistenza sociale comunale».

L'accattonaggio molesto (si legge nell'ordinanza) rappresenta un fattore altamente impattante e fortemente degradante nel contesto sociale che caratterizza la vita di una comunità. L'assunzione dell'atto sindacale arriva dopo le ripetute segnalazioni sul disagio provocato da persone dedite all'accattonaggio nell'area urbana del territorio comunale. Un accattonaggio esercitato con insistenza, si fa notare, con modi e toni minacciosi, spesso a danno di persone vulnerabili, in particolare anziani, minori e disabili. Spesso, la presenza di persone dedite all'accattonaggio molesto (riporta ancora l'ordinanza) crea nella comunità la percezione dell'assenza di sicurezza. E poiché il fenomeno si sta diffondendo ed in alcuni casi potrebbe anche celare storie di sfruttamento e di emarginazione, «come Amministrazione Comunale – riprende Sanna – abbiamo ritenuto doveroso intervenire con strumenti incisivi, a sostegno delle persone disagiate e costrette a mendicare. Questo può essere fatto con l'attivazione di azioni efficaci a salvaguardia della dignità umana e sottraendo queste persone a un eventuale sfruttamento, da parte di soggetti senza scrupoli che potrebbero approfittarne lucrando sul disagio».

Sono quindi stati individuare alcuni luoghi sensibili in cui l'accattonaggio molesto non può essere tollerato e, comunque, debba essere arginato. Si parla di i luoghi di culto, vicino agli esercizi commerciali ed al loro interno, nelle aree prospicienti ospedali e case di cura, nelle intersezioni stradali e nel restante territorio comunale. La Polizia Locale, qualora accerti la presenza di persone dedite all'accattonaggio molesto nei luoghi sensibili, provvederà alla loro identificazione e le segnalerà alle autorità competenti. Inoltre, i dati saranno messi a disposizione dell'autorità di Pubblica sicurezza per le necessarie valutazioni in ordine alla sussistenza, o al venir meno, dei requisiti necessari per la permanenza delle persone identificate nel territorio dello Stato.


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