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A.B. 16 giugno 2016
Agroalimentare: Paci all´Università di Pollenzo
«Sardegna laboratorio di nuove operazioni finanziarie. in arrivo il pecorino bond, così cresce l´Isola dei centenari», dichiara il vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna


CAGLIARI - La Sardegna, isola dei centenari e della qualità della vita, punta sull'innovazione per rilanciare l'agroalimentare, mettendo in campo per la prima volta in Italia il “Pecorino Bond”, uno strumento finanziario per sostenere il settore e farne volano di sviluppo ed occupazione. Il vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna Raffaele Paci ha presentato all'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (in provincia di Cuneo), ad una platea di imprenditori nazionali e internazionali riuniti per la presentazione della ricerca “The Food Industry Monitor”, la linea che la Giunta Regionale sta seguendo per centrare l'obbiettivo di rilanciare l'agroalimentare: innovare profondamente per attrarre investitori, consumatori, operatori economico-istituzionali e competenze attraverso la valorizzazione degli asset, il potenziamento delle produzioni locali, l’applicazione delle nuove tecnologie e di una nuova strategia finanziaria.

«L'Agrifood è l'area prioritaria di specializzazione della strategia S3 Sardegna, la Smart Specialisation Strategy contenuta nel Fesr 2014-2020. Una scelta precisa - ha spiegato Paci - La Sardegna ha una qualità della vita altissima, è uno dei tre posti al mondo dove vivono più centenari grazie al clima e all'ambiente ma anche grazie al cibo, ed è sulla qualità del cibo, sulla food safety che vogliamo puntare per un agroalimentare di eccellenza che va aiutato e rilanciato, favorendone l'internazionalizzazione e rendendolo competitivo a livello mondiale. In questo modo, possiamo attrarre imprese e investimenti che siano una potente leva di sviluppo per l'economia regionale. Per creare condizioni ancora più favorevoli, abbiamo studiato con la Sfirs una serie di strumenti finanziari profondamente innovativi, che faranno da moltiplicatore delle risorse che stiamo mettendo in campo, 4milioni di euro, agevolando il recupero di risorse aggiuntive (non meno di 50milioni) da banche e investitori privati garantiti da Regione e Sfirs”. Alla tavola rotonda hanno partecipato gli amministratori delegati delle principali industrie agroalimentari, da Ferrero a Fileni fino a Frescobaldi e Varvello. Le conclusioni sono state affidate a Carlo Petrini, presidente di Slow Food International, che ha richiamato con forza il valore della qualità e dell'etica nel settore alimentare. "Un parterre esperto e qualificato, che apre prospettive importanti per l'agroalimentare in Sardegna», ha sottolineato il vicepresidente regionale.

Lo strumento più innovativo è il "Pecorino bond". Sarà costituito un paniere di una decina di aziende agroalimentari che emetteranno Minibond a 36 mesi per sostenere il capitale circolante, dando come pegno parziale il pecorino accantonato. Queste emissioni saranno sostenute da un Fondo di capitale di rischio presso la Sfirs con la partecipazione di investitori istituzionali. Le risorse del Fondo saranno utilizzate per la sottoscrizione di strumenti finanziari emessi da un soggetto veicolo Special purpose vehicle, che emette titoli sottoscritti da investitori professionali. Con i proventi ricevuti dagli investitori istituzionali, il Spv sottoscrive i Minibond. Advisor dell'operazione finanziaria, con il compito di selezionare le imprese che hanno i requisiti per avere diritto all'emissione di minibond, è Bsi Merchant, società italiana appartenente al gruppo bancario svizzero Bsi. «Siamo molto soddisfatti di aver costruito questa operazione che consente alla Regione Sardegna e alla Sfirs di valorizzare le eccellenze del territorio e aiutare le aziende casearie a crescere affidandosi anche a strumenti alternativi rispetto al classico finanziamento bancario - ha sottolineato l'ad di Bsi Merchant Alessandro Santini - La nostra esperienza in questo settore e la forte volontà della Regione Sardegna di rilanciare l'economia locale del territorio ha creato il giusto connubio per trovare una soluzione vincente. Siamo onorati di poter fare lo scouting e l'analisi delle aziende che beneficeranno dello strumento finanziario sino alla sua quotazione in borsa». «L'innovazione finanziaria promossa da Sfirs e Regione mira a favorire un cambio di cultura anche nel sistema finanziario regionale, ampliando il ventaglio di possibilità di accesso alla finanza da parte delle imprese dell'agroalimentare - ha concluso il presidente della Sfirs Antonio Tilocca - Dobbiamo essere noi amministratori pubblici i primi a innovare, e lo stiamo facendo, perché solo così possiamo crescere e migliorare».

Nella foto: un momento dell'intervento del vicepresidente Raffaele Paci
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