Cambia il capo d’imputazione per il 19enne sassarese arrestato dai Carabinieri sabato, dopo che aveva aggredito selvaggiamente la propria compagna con un bastone ed una spranga di ferro
SASSARI - Cambia il capo d’imputazione per il 19enne arrestato dai Carabinieri sabato, dopo che aveva aggredito selvaggiamente la propria compagna con un bastone ed una spranga di ferro
[LEGGI]. La giovane, che resta ricoverata in prognosi riservata nel reparto di medicina d’urgenza dell’ospedale di Sassari, ha infatti riportato diverse fratture e contusioni in tutto il corpo a seguito della ferocia con cui il ragazzo l’ha ripetutamente colpita e, per questo motivo Paolo Piras, pubblico ministero titolare dell’indagine, ha deciso di procedere con l’accusa di tentato omicidio, anziché per lesioni gravissime.
Era stata una chiamata da parte dei genitori della vittima a far scattare l’allarme al 112 e la pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Sassari, giunta tempestivamente sul posto, si era trovata di fronte al 19enne, ancora vicino all’abitazione, apparentemente freddo e lucido, ma fermo nel non voler consentire l’accesso in casa ai parenti della propria compagna. Una volta costretto ad aprire la porta dai militari dell’Arma, la giovane è stata trovata distesa a letto, dolorante e con il volto tumefatto delle percosse inferte. Per il giovane, a quel punto, erano scattate subito le manette con il suo trasferimento al carcere di Bancali.
Già nel primo pomeriggio di sabato, il 19enne era stato protagonista di un ulteriore episodio violento. Intorno all’ora di pranzo, era pervenuta una chiamata al 112 che segnalava una lite tra una giovane coppia in Via Nurra. All’arrivo delle gazzelle, mentre la giovane si era già allontanata, i militari avevano invece riscontrato la sola presenza di un ragazzo, successivamente identificato proprio nel 19enne, che, in costume da bagno, stava dando in escandescenze. Nella circostanza, nonostante le testimonianze raccolte parlassero anche di un coltello usato per minacciare un passante che aveva cercato di riportare la calma tra i due giovani (in seguito effettivamente rinvenuto e sequestrato dai militari dell’Arma in terra vicino ad un cassonetto dell’immondizia), il ragazzo era stato denunciato in stato di libertà, essendo trascorsa la flagranza di reato e mancando le condizioni di procedibilità. In serata poi, verso l’ora di cena, verosimilmente a causa dell’ennesima lite, il grave epilogo della vicenda.