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S.A. 18 maggio 2016
Pedane, sedie, tavolini: si cambia a Sassari
Qualche novità. Aumentano gli spazi: sui marciapiedi l´occupazione è estesa 20 a 30 metri quadri e nelle piazze da 30 a 50. Sono inoltre state parificate alle piazze, anche le aree pedonali e spazi assimilabili


SASSARI - Cambia la normativa a Sassari sul posizionamento di pedane, sedie e tavolini sul suolo pubblico. E' stato modificato l'articolo 11 del regolamento per la collocazione di strutture precarie e amovibili in area pubblica. Questa mattina l'assessore Gianni Carbini, insieme alla dirigente Chiara Salis, ha presentato alla commissione Attività produttive e Bilancio la proposta del nuovo testo che è stata votata all'unanimità. A margine delle commissione il sindaco Nicola Sanna ha fatto presente che «si tratta di un passo avanti nell'attuazione del programma di mandato che intende favorire l'espansione delle diverse attività sulle aree pubbliche per vivere, soprattutto nel periodo primaverile-estivo ma anche autunnale, il centro cittadino e non solo».

«L'articolo 11 "Autorizzazioni per occupazione suolo pubblico mediante la collocazione di pedane, tavolini e sedie e altre attrezzature" si presenta molto più articolato e puntuale del precedente - ha spiegato l'assessore Carbini -. È studiato con lo scopo di offrire al cittadino maggiore consapevolezza su quali siano le richieste dell'Amministrazione necessarie a ottenere le autorizzazioni per l'occupazione del suolo pubblico. L'obiettivo è venire incontro agli esercenti, favorire le possibilità di sviluppo economico».

Il nuovo testo recepisce sia la delibera di giunta con la quale si stabilivano linee guida sui diversi aspetti procedurali e organizzativi, sia una mozione del Consiglio comunale con cui si chiedeva di autorizzare paraventi trasparenti per sfruttare gli spazi esterni tutto l'anno. «Il regolamento era già un buon regolamento, ma perfettibile - è intervenuto il consigliere Luca Taras che ha seguito in passato il tema anche come assessore -. Con l'accoglimento di queste linee guida formulate un anno fa dalla giunta si fa un netto passo avanti, dettagliando aspetti importanti».

Per quanto riguarda le domande (circa 1200 all'anno), a differenza del passato, ora sarà necessario presentare il progetto tecnico soltanto per la prima richiesta, mentre per i successivi rinnovi sarà sufficiente un'autodichiarazione, rendendo la pratica più snella e meno dispendiosa. Gli uffici comunali competenti dovranno rilasciare i pareri e verificare la documentazione presentata entro il termine massimo di 20 giorni.

Aumentano anche gli spazi utili per pedane, tavolini e sedie. Sui marciapiedi l'occupazione è estesa 20 a 30 metri quadri e nelle piazze da 30 a 50. Sono inoltre state parificate alle piazze, anche le aree pedonali e spazi assimilabili. Non solo. Il nuovo testo prevede che l'articolo 11 possa essere applicato anche se l'occupazione del suolo pubblico serva per «attrezzature a servizio di attività commerciali e artigianali all'interno della zona a traffico limitato». A questo proposito si specifica che sono incluse anche le strade o porzioni di strade a perimetro della stessa Ztl. In nessun caso le pedane dovranno creare barriere architettoniche e nel posizionarle devono essere rispettate le norme del codice della strada, in alcuni casi, per motivi di sicurezza, anche più stringenti.

Al punto 8 è indicata la durata dell'autorizzazione, massimo un anno, rinnovabile. La possibilità di usare paraventi permetterà all'attività commerciale di sfruttare lo spazio anche nei mesi invernali, ma lo stesso articolo sottolinea l'obbligo di rimozione di tavolini, sedute e ombrelloni in caso di chiusura per più di sette giorni di seguito. Questo per motivi di decoro e sicurezza. E sempre in materia di decoro, è uniformato anche il colore che gli ombrelloni dovranno avere: esclusivamente in tessuto di colore bianco ecrù e senza loghi o pubblicità.
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