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Red 29 aprile 2016
«Guardie mediche a rischio, Pigliaru intervenga»
Il Vice Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde ed il Consigliere Regionale Edoardo Tocco hanno urgentemente presentato oggi a Cagliari un’interrogazione


ALGHERO - Con l’approvazione del nuovo atto d’indirizzo per il rinnovo della convenzione con i medici di medicina generale il Governo Renzi, con la complicità delle Regioni, cancella dal sistema sanitario nazionale la figura della guardia medica. Una decisione contro la quale il Vice Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde ed il Consigliere Regionale Edoardo Tocco hanno urgentemente presentato oggi a Cagliari un’interrogazione al Presidente Pigliaru. «In pochi mesi – affermano Tedde e Tocco - il Governo ha demolito un sistema efficiente cancellando la figura della guardia medica e trasferendone le competenze al medico di famiglia e al 118. Un colpo di genio di chi ci governa che prevede che in caso di necessità ci si possa rivolgere al proprio medico di base dalle ore 8 alle 24 nei giorni feriali e fino alle ore 20 il sabato e nei festivi. Per le necessità al fuori di questi orari bisognerà contattare il 118. Niente più guardia medica».

«Se poi il medico di famiglia non è disponibile, all’assistito ne verrà assegnato uno a caso in quel momento libero da un super cervellone che dovrebbe contenere i dati sanitari di tutti gli utenti iscritti al servizio sanitario. Un’aberrazione – prosegue l’ex Sindaco di Alghero Tedde– che scardina il fondamento costituzionale su cui poggia il diritto alla salute e più precisamente il diritto ad essere curati da professionisti di fiducia scelti non a caso ma secondo valutazioni intime e personali che non possono essere sostituite da un cervellone elettronico. Senza riflettere poi – precisa il consigliere regionale azzurro – sulla circostanza tutt’altro che trascurabile che il ricorso al 118 comporta che tale servizio, tradizionalmente destinato ad interventi di emergenza, potrà essere richiesto dal cittadino per qualsiasi banalità».

«Anche per una semplice febbre o un mal di pancia si corre il rischio di sottrarre la disponibilità del 118 a situazioni di effettiva gravità nelle quali è in gioco la vita stessa dell’assistito. Un pasticcio destinato ad avere pesantissimi effetti negativi sulla qualità del servizio sanitario, specie in regioni a bassa densità di popolazione e strade con tempi di percorrenza molto elevati come la Sardegna. Senza considerare la perdita di posti di lavoro per i medici che oggi svolgono il servizio di guardia medica notturna. Per la Regione Sardegna esiste uno spiraglio – concludono i consiglieri Tocco e Tedde – rappresentato dalla facoltà per il nostro territorio di chiedere che le nuove disposizioni non si applichino e che tutto rimanga come è stato fino ad oggi. Insieme al Consigliere Tocco – chiude Tedde - ho chiesto al Presidente Pigliaru di avvalersi di questa facoltà impedendo la perdita di numerosi posti di lavoro e l’ulteriore peggioramento del servizio sanitario garantito ai cittadini sardi. Lo aspettiamo alla prova dei fatti».
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