Stefano Deliperi
20 aprile 2016
L'opinione di Stefano Deliperi
Su Budelli una surreale commedia all’italiana
Non c’è pace per l’Isola di Budelli, con la famosa Spiaggia rosa, nell’Arcipelago della Maddalena, all’interno del parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena. Dopo l’acquisizione della proprietà da parte del banchiere neozelandese Michael Harte per via giudiziale (aveva comprato l’isoletta per circa 3milioni di euro all’asta fallimentare del Tribunale Civile di Tempio Pausania dopo che, per anni, la Nuova Gallura, la vecchia società proprietaria, l’aveva inutilmente messa in vendita, dopo le numerose le reazioni, anche accalorate, tese a evitare ogni speculazione immobiliare, la sostanziale impossibilità di realizzarvi un osservatorio della biodiversità mediante la costituzione di una fondazione e il raddoppio delle volumetrie presenti, l’ha condotto alla rinuncia. Così, il Tribunale Civile di Tempio Pausania aveva assegnato Budelli all’Ente Parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, forte di un contributo ministeriale (già versato) di 3milioni di euro per l’acquisto.
Ma non finisce qui. Il Consiglio Direttivo dell'Ente Parco nazionale dell'Arcipelago della Maddalena, con deliberazione n.6 dell'11 aprile 2016, esprime a maggioranza (quattro voti a favore, due contrari, un astenuto) il parere contrario all'acquisizione dell'Isola di Budelli per mancanza di un piano di gestione futura finanziato e chiede che i 3milioni di euro destinati all'acquisizione possano essere utilizzati per iniziative varie di tutela ambientale. In realtà, quei 3milioni di euro sono fondi vincolati, cioè possono esser attualmente utilizzati solo per quella finalità. O si spendono così o non se ne fa nulla. Il Tribunale Civile di Tempio Pausania, allora, non approva il piano di riparto tra i creditori e l’assegnazione dell’Isola non viene confermata all’Ente Parco, rinviando a nuova udienza per il 17 maggio. E’ scontro aperto fra il presidente dell’Ente Parco Bonanno e il Consiglio Direttivo. E non è la prima volta.
Con deliberazione n.20 del 30 ottobre 2015, si è verificata una spaccatura netta sull'individuazione di Budelli come zona di riserva integrale nel piano del Parco in corso di approvazione: il presidente e alcuni componenti del Consiglio Direttivo a favore, il direttore del Parco Ciro Pignatelli e una parte del Consiglio Direttivo contro. Il piano del Parco è stato così approvato (deliberazione n.21 del 30 ottobre 2015) dall’Ente Parco e inviato alla Regione Autonoma della Sardegna per l’approvazione definitiva con forti contestazioni sulle legittimità. L’individuazione di una zona di riserva generale a Budelli riaprirebbe la possibilità di una qualche utilizzazione a fini di studio e turistici: il nocciolo dello scontro è tutto qui. Scontro che non può che far male all’efficace salvaguardia ambientale di Budelli. L’Isola di Budelli è tutelata con vincolo paesaggistico e vincolo di conservazione integrale,è inedificabile in base alla disciplina del (Ppr, l’intero Arcipelago della Maddalena è un Parco nazionale ed è individuato quale Sic e Zps. L’isoletta e il suo mare sono quindi super-tutelati, sulla carta. Il problema vero è far rispettare le norme di tutela ambientale, avere un adeguato servizio di vigilanza, a terra e a mare. Guardia costiera, Corpo forestale e di vigilanza ambientale, Carabinieri, Guardia di Finanza, addetti del Parco fanno quello che possono: il personale e i mezzi sono limitati, banalmente il carburante per i natanti costa. I 3milioni di euro versati per l’acquisto di Budelli sono certamente più utili qui, ma oggi quei 3milioni di euro sono vincolati all’acquisto di Budelli: si chiuda questa commedia all’italiana di cui non si sente proprio il bisogno e si perfezioni l’acquisto di Budelli, si approvi il piano del parco con Budelli zona di riserva integrale. Sarà così possibile accedere a fondi per la corretta gestione naturalistica, a iniziare dai fondi comunitari FESR 2014-2020. Sarebbero certamente fondi ben spesi.
* per il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
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