S.A.
29 marzo 2016
«Vertenza Meridiana: proposte in Air Italy fasulle»
L’azienda, ormai sull’orlo di una crisi di identità, tenta furbescamente di ingannare lavoratori, istituzioni, e soprattutto i contribuenti: l´attacco del sindacato Filt Cgil
OLBIA - L’azienda, ormai sull’orlo di una crisi di identità, tenta furbescamente di ingannare lavoratori, istituzioni, e soprattutto i contribuenti. Con una mossa prevedibile, i manager Meridiana tentano di portare a termine il disegno partorito da Rigotti e Scaramella, entrambi indagati per truffa ai danni dello stato. La nota firmata da Filt Cgil Meridiana punta il dito contro i vertici della compagnia aerea: «le proposte di lavoro arrivate per raccomandata a diversi lavoratori di Meridiana, recano il timbro postale di Olbia, anche se il mittente (Air italy) ha sede a Milano. La natura truffaldina di questa iniziativa si nota in questi piccoli dettagli».
E proseguono dal sindacato: «Questa cosiddetta “proposta”, inviata a Piloti ed Assistenti di Volo per un contratto a tempo determinato presso la controllata Air Italy, dipinta come un'ottima occasione per sfuggire al regime di cassa integrazione almeno temporaneamente, è l’ennesima farsa di un’azienda alla deriva: non solo impraticabile per i lavoratori, i quali non possono accettare un contratto il cui termine vada oltre il limite della fine della cassa integrazione, ma inaccettabile per tutte le OO.SS. rappresentative nel Gruppo che sin dall'inizio delle vertenza chiedono la fine del “dualismo” aziendale con Air Italy, che di fatto sta operando al posto di Meridiana».
E infine: «C’è da chiedersi piuttosto quale sia la ragione di questo fabbisogno di personale presso la controllata Air Italy, dato che in quella compagnia non c’è e non ci sarà mai nessuno sviluppo, ma solo un prevedibile e fisiologico aumento stagionale dell’attività. La risposta è che sono gli stessi lavoratori Air Italy, evidentemente stanchi di turni che arrivano fino a 27 ore di servizio e di stipendi ben al di sotto delle medie mondiali, che abbandonano l’azienda per impieghi in altri operatori».
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