S.A.
27 gennaio 2016
«Regione stracci convenzione Tirrenia»
«Stiamo pagando il nostro sequestratore – dice senza giri di parole il presidente del Movimento Efisio Arbau -. Per Onorato non esiste contratto che tenga, continua a umiliarci e maltrattarci senza pudore con la Regione che anziché risolvere la convenzione, come ripeto dal primo giorno della nuova legislatura, continua a buttare i soldi per non prendersi uno 0,0 di rischio»
OLBIA - «Ostaggi a casa nostra». E’ quanto sostiene il movimento La Base rispetto «alle continue umiliazioni subite dai sardi da parte di Vincenzo Onorato.» «Stiamo pagando il nostro sequestratore – dice senza giri di parole il presidente del Movimento Efisio Arbau -. Per Onorato non esiste contratto che tenga, continua a umiliarci e maltrattarci senza pudore con la Regione che anziché risolvere la convenzione, come ripeto dal primo giorno della nuova legislatura, continua a buttare i soldi per non prendersi uno 0,0 di rischio».
E ancora: «una non decisione che ci costa cara visto che prima abbiamo perso, nel silenzio di tutti, i piccoli padroncini e adesso, acconsentiamo tacitamente che salgano nelle navi Tirrenia, pagate con i soldi dei sardi, solo i simpatici al “capo” che fa le liste di proscrizione. Siamo all’assurdo: finanziamo le imprese straniere e l’occupazione dei Campani, in cambio di continue umiliazioni».
«Il sequestro di comunità che stiamo subendo – aggiunge Arbau – ci obbliga all’istanza di risoluzione immediata della convenzione, con il trasferimento delle risorse nelle casse della Regione per una continuità territoriale contrattuale per persona e mezzo trasportato. Non perdiamo tempo a discutere degli affari degli armatori napoletani e pensiamo a mettere in acqua una continuità territoriale moderna, contrattuale, che obblighi i baroni napoletani a nuotare in competizione con i tanti soggetti che vogliono fare impresa di trasporto marittimo» conclude.
Nella foto: Efisio Arbau
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